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Ceto mediocrissimo

Colpiti i ceti medi: pagherà più tasse chi guadagna più di 70 mila euro all’anno.
Molti giornali oggi titolavano così, e la notizia mi ha prostrato e gettato in un profondo sconforto. Se uno per definirsi medio deve guadagnare più di 5000 euro l’anno (sono dieci milioni, signori), allora cosa sono io con il mio misero stipendietto impiegatizio? Dopo un’attenta valutazione ho concluso che posso collocarmi tra gli indigenti in grave crisi e i diseredati vicini alla disperazione. Più vicino ai secondi, a dire il vero.
Buon weekend.

Plutone non è più un pianeta

Le chiamano altezzosamente scienze esatte: perchè sono arbitrarie, discutibili e fondamentalmente inutili come le altre scienze inesatte (filosofia, storia e in generale studi umanistici).
Mi riferisco alla chimica, alla fisica, alla biologia. Ti danno certezze: c’è un postulato su cui non si discute: chiacchierate pure sull’essere e il linguaggio, rammolliti perditempi, le nostre leggi non si discutono. Per un puno passa solo un retta parallela ad un’altra, la terra gira intorno al sole. Si ma quanto ci abbiamo messo a convincerci che non fosse lil medaglione di fuoco a girarci intorno? E come la mettiamo con la geometria non euclidea per cui se prendi una corda tesa e fai il giro del mondo non hai più una retta ma una circonferenza? E come conciliare teoria della relatività con la meccanica quantistica?
Le nostre certezze kantiane (AHHH! LA FILOSOFIA!) per cui tutto può essere schematizzato e infilato in settori non sono poi così certe: ce l’ha spiegato Eco quando qualche hanno fa ha raccontato lo sconcerto che provocò negli scienziati la scoperta dell’ornitorinco, un animale che non rientrava nelle loro categorie. Perchè oggi questa divagazione epistemologica? Perchè da ieri Plutone non è più un pianeta. L’hanno deciso gli astronomi, che prima avevano proposto di allarga a 12 la famiglia dei pianeti nel sitema solare, portando dentro persino una luna di Plutone (Caronte), poi li hanno ricacciati fuori, compreso il povero Plutone. Il concetto di pianeta nano non è un concetto, per cui Platone non è un pianeta.
Nell’attesa che qualcuno informi il pianeta del declassamento, aspettiamo che le scienze esattissime continuino a correggere i loro errori..

Fratelli d’Italia

Vincere dopo aver giocato una partita orribile dà sempre un certo gusto. Non so come l’abbiano presa gli australiani, ma se avessero dato contro l’Italia un rigore inesistente come quello su Grosso staremmo già urlando al complotto. Sarà un caso, ma da quando non ci sono più i Carraro e i Matarrese a rappresentarci a livello internazionale gli arbitri sono pià compiacenti nei nostri confronti. In ogni caso, resta il fatto che Bresciano è una riserva del Parma e non il nuovo talento del Barcellona, gli Australiani sono una squadra discreta ma il Brasile li ha liquidati distrattamente con due gol svogliati, resta il fatto che a parte il tuffo olimpionico di Grosso nel secondo tempo non abbiamo fatto nulla e Buffon ha salvato il punteggio.
Ma noi sciocchini non abbiamo capito niente: Lippi ha spiegato ai vergognosi giornalisti che era tutto studiato, che il suo astuto piano era quello di giocare malissimo volutamente per illudere gli australiani per poi colpirli all’ultimo momento. Avremmo potuto segnare anche venti o trenta minuti prima ma lui ha ordinato di no. Sta a vedere che anche l’autogol di Zaccardo (uno che ci auguriamo di non rivedere mai più in campo con la nazionale neanche nelle partite alla Playstation) era voluto.

La vera vittoria di ieri è stato il 75% dei meridionali che hanno invitato Bossi a mantenere la parola e ad andarsene in Svizzera, come prometteva ieri mattina. Il no al referendum è stato netto, massiccio, e i risultati in Sicilia e Calabria dimostrano che anche la destra meridionale ha bocciato questa schifezza di riforma.
A meno che non siamo noi poveri sciocchini che non abbiamo capito niente neanche stavolta. La sconfitta al referendum fa parte di un astuto piano della Lega che vuole conquistare l’indipendenza del Varesotto e della bassa veneta con un esercito di commenda e commercialisti in jeep e camicia verde. Stanno già predisponendo i commando padani in dei campi di addestramento a Sharm El Shaik e a Ibiza: resta da decidere se attaccare prima o dopo l’aperitivo.

Avantologia

Dalle intercettazioni di questi giorni, dopo un campionato truccato in cui vincevano sempre i soliti noti, emerge anche un mondo dove le varie soubrette concedono le loro grazie in cambio di una particina televisiva, i soliti furbi (che discendando da famiglie reali è solo un dettaglio) corrompono, sfruttano, approfittano.
O meglio, approfitterebbero, visto che tutti sono innocenti finchè non si prova il contrario. Porca miseria, la famosa "dietrologia", quel pensiero di solito considerato vigliacco che vede una trama oscura dietro ogni malefatta, sta diventando avantologia. Che la Juve comprasse i campionati, è risultato vero; che Fazio e i suoi amici facessero manovre non proprio nitide è risultato vero; che per andare in tivù bisogna passare dalla camera da letto di certi polici, è risultato vero.
Sta a vedere cosa avremmo scoperto se solo avessimo potuto intercettare Andreotti neglia anni ottanta, sempre che gli anni ottanta siano davvero esistiti e che tutto non sia una manipolazione mediatica dei Cavalieri di Sion…

La vendetta del Pensionator

Dopo una vita di sacrifici, rinunce, soprusi subiti, delusioni, finalmente per Pensionator è arrivato il momento della vendetta. E sì perché per la legge italiana – con le dovute eccezioni – il carcere non è compatibile con l’età superiore ai 70 anni.
Per cui per il nonnetto scatta l’ora della violenza impunita: potrà dar fuoco all’auto del vicino rumoroso, guidare contromano la 600 Giardiniera, abbattere i box pubblicitari per l’otto per mille in fondo alle chiese e impallinare i piccioni nel parco. Tanto, se fanno in tempo a prenderlo e condannarlo, possono solo costringerlo agli arresti domiciliari, con due di libertà: più che sufficienti per comprare la Settimana Enigmistica e la colla per la dentiera. Speriamo solo che la criminalità, dopo gli scippatori reclutati tra i minorenni perché non perseguibili, non assoldi i nonni picchiatori perché non carcerabili.
Ma in fondo ci è andata bene: l’alternativa che il precedente parlamento avrebbe potuto trovare per scarcerare Previti sarebbe stata quella di individuare l’incompatibiltà tra il carcere e i reggini del segno della bilancia.
Ci avranno pensato sicuramente.

Onore ai perdenti

Chiuse le Olimpiadi, ovviamente, com’è giusto che sia, si ricordano le imprese dei campioni onorati e vezzeggiati. A me piace però ricordare soprattutto coloro ai quali le olimpiadi non sono andate bene: mi piace pensare che a tutti noi, nella vita, è capitata (o capiterà) quella chiazza di neve fresca che ha mandato in fumo i sogni di Rocca. A molti capita di vincere sempre, tranne quando conta davvero; così come sono in tanti, penso a Carolina Kostner, a cui l’emozione ha fatto un brutto scherzo.
Capita a tutti, di cadere. L’importanze è rialzarsi, con un cerotto sul culo e il sorriso di chi ci crede ancora.