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Col poncho ? sicuro se vai caghi duro

Non so se lo yogurt Activia faccia davvero cagare, di certo la sua pubblicità sì. L’ultima novità del genio creativo che ha reso la Marcuzzi una icona della caghetta è quella del poncho: la ragazza che indossa un abito largo (come mai, la apostrofa stupita la Alessiona) lo fa perché ha problemi intestinali.
Evidentemente non essere andata in bagno due giorni le ha prodotto un rigonfiamento dello stomaco che sporge mostruosamente da sotto il costato, o forse l’intestino pigro ha divelto gli addominali e si sta srotolando, o forse ancora qualche escrescenza purulenta sta deturpando la ragazza costretta a coprire quelle mostruosità con un poncho. A questo punto attendo con ansia la prossima puntata, in cui la nuova chiappe strette sarà rinchiusa in uno scafandro di che nasconda al mondo il suo corpo deformato almeno fino a che il mitico Activia con il suo proverbiale apriti Sesamo non libererà le forze maligne che ostruiscono la poveretta.
Nel frattempo, fossi un produttore di ponci (si scrive così?), un po’ mi girerebbero, nessuno più può andare in giro con un poncho senza mettere in imbarazzo gi amici che come minimo gli offriranno due pere cotte…

Nostalgia di pixelloni

Nell’era delle immagini ad alta risoluzione, delle fotocamere da milioni di pixel e delle televisioni larghe un metro e mezzo, ieri sera mi sono riscoperto quasi commosso di fronte all’ultimo baluardo degli anni ottanta che ancora sopravvive: il televideo. Nemmeno la versione per il digitale terrestre, più accurata graficamente ma lenta e macchinosa, e riuscito a spodestare quel sistema che da vent’anni rappresenta per molti italiani l’unica lettura giornaliera. Certo però che la grafica è veramente da archeologia: l’immagine che mi ha colpito infatti avrebbe dovuto rappresentare una ragazza (purtroppo i televideo delle emittenti locali sono infarciti di pubblicità di telefoni erotici, fatucchiere e taroccanti). E che ragazza! Quadro cubi inclinati a disegnare le labbra, con un livello di dettaglio che in confronto un mosaico bizantino è un full HD, un unico colore per il viso, rosa, con meno sfumature di un punto croce. Però il televideo sopravvive consapevole, e forse un po’ orgoglioso, dei suoi limiti che non ne precludono il successo.

Quando il trailer ? uno spoiler

Ieri sera ho visto il trailer di 21.
La storia di un ragazzo con un talento particolare per la matematica che viene notato dal suo professore universitario (il solito genio malvagio di Kevin Spacey), indirizzato al gioco d’azzardo dove può mettere a frutto il suo genio per i numeri. Viene però scoperto, mette in difficoltà i suoi compagni, litiga con il prof e decide di fare da solo.
Vi sembra normale che sappia tutte queste cose dopo aver visto pochi minuti di anteprima? Praticamente tutto il film è raccontato dal trailer!!!
Ma si può essere più imbecilli?
?Io non so a chi viene affidato il montaggio dei trailer, ma stiamo raggiungendo livelli di demenza impressionanti. Dal film giallo con tre secondi di nudità, presentati ossessivamente nelle anteprime (così chi vuole un giallo si perde il film e chi cerca il film erotico resta deluso perché i tre secondi sono tre), al film comico con tre battute buone, tutte contenute nel trailer, la lista degli orrori è lunga.
Ma raccontarci tutto il film in due minuti mi sembra davvero troppo…

Aste al ribasso

Si chiamano aste al ribasso: non vi indicherò collegamenti ipertestuali perché non voglio che ve la prendiate con me se poi buttate via i vostri soldi. Se poi avete la passione per il lotto o il gioco d’azzardo, non leggete neppure questo post.
Il principio però è divertente: c’è un oggetto messo all’asta, prevalentemente computer o cellulari ma anche telefoni. Lo vince chi offre di meno. Tutto qui? Non proprio. Vince chi offre di meno a patto di essere l’unico ad offrire quella cifra. E, ovviamente (altrimenti dove sarebbe il guadagno del gestore?) le offerte costano 1 o 2 euro.
Faccio un esempio: offrite un centesimo per un Iphone, ma non lo vincete, perché altri 30 hanno offerto un centesimo. Non vince neanche chi offre 2, 3 o fino a 2 euro, perché sembre utenti doppi. Quello che ha azzecato la cifra giusta, mettiamo 2 euro 15, vince. Insomma, ? una specie di lotteria. Anche perch? uno potrebbe offrire tutte le cifre da 1 centesimo a 5 euro. In questo caso la vincita ? quasi certa, ma costerebbe mille euro.
L’unico dubbio riguarda l’onest? dei gestori. E già perché se un’asta su Ebay è pubblica, o almeno noi la reputiamo tale (se poi c’è qualche utente finto che alza la posta difficile sgamarlo), quella al ribasso è, per natura, segreta. I nomi dei vincitori vengono pubblicati, ma voi vi fidereste?
Se qualcuno ha avuto delle esperienze che vuole raccontarmi, per ora io sto alla finestra…

Tranquilli, non piove…

Con tutto il rispetto per l’areonautica militare, gli osservatori e la metereologia tutta, la mia considerazione nei confronti delle capacità previsionali del meteo sta più o meno a metà strada tra la lettura delle tazzine dei fondi di caffé e l’aurispicina.
La diffidenza è dovuta principalmente ai casi personali, da quando da bambino le mie feste di compleanno venivano mortificate da imprevedibili nevicate a marzo, a quando adolescente mi impegnavo nell’organizzazione di manifestazioni all’aperto annacquate da buone spruzzate d’acqua che mandavano all’aria il programma. Ricordo ancora perfettamente quando nel 1988 l’Azione Cattolica organizzò un raduno nazionale che avrebbe dovuto coinvolgere allo Stadio Flaminio decine di migliaia di ragazzi e che fu ostacolato da un nubifragio che non diede tregua a Roma e che ovviamente pochi avevano previsto.
Ma si sa, la tecnologia fa passi da gigante: durante il gran premio di oggi abbiamo sentito le voci tronfie degli ingegneri che comunicavano sicuri ai piloti di continuare a spingere sull’acceleratore che tanto i loro sistemi avanzatissimi annunciavano il sole.
Peccato che abbia diluviato e i piloti siano scivolati su e giù per la pista come biscotti Plasmon in fondo alla tazza…

Altarini impolverati

Famiglia Cristiana dopo aver accusato il democratici di aver imbarcato i radicali e i populisti libertini di aver imbarcato i fascisti, attacca pure gli uddicini per aver imbarcato i mafiosi.
Ma un bel paniere di cavolacci loro non se li faranno mai, questi cristiani qui? Parlare per esempio di padre Fedele accusato di stupro da una suora sarebbe fuori luogo?
Le pagliuzze negli occhi degli altri sono tante, ma le travi nei nostri non scherzano…