Quando ripenso ai miei 13 anni, a quell’età in cui ti svegli al mattino un po’ diverso da com’eri quando sei andato a coricarti, in cui le energie ti esplodono e senti il modo ai tuoi piedi, salvo crollare in depressione per un brufolo, ebbene, quando penso ai miei tredici anni, mi vengono in mente alcune immagini.
Il gol di Van Basten agli europei, uno dei più belli di sempri.
I fratelli Abbagnale alle olimpiadi di notte (scomodo fuso orario di Seul, ci toccherà anche a Pechino).
Un campo scuola estivo a Ostuni, gli esami di terza media, i giochi della gioventù, Indietro tutta in tivù.
Ma soprattutto Sabrina Salerno e i suoi video che scuotevano quell’energia di cui sopra.
Oggi Sabrina compie 40 anni e in tivù non ce n’è (comprensibilmente) più traccia: ma i tredicenni di allora ricordano e ringraziano con affetto, e rivolgono gli auguri alla pop-star più effimera e indelebile di tutti i tempi.
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Oggi parlo bene di Fastweb
Parlare male di Fastweb è abbastanza facile: chiami l’192 192 e dopo pochi secondi una voce simpatica ti dice che tutto è economico, magnifico, strepitoso e che sì, hai capito bene, andrà proprio così. Poi diventi cliente, chiami l’192 193 e dopo venti minuti una voce stanca ti dice che no, non avevi capito bene, ci deve essere stato un errore, forse non l’hai letto la clausola 12465 bis, ecco il contratto lo dice chiaramente, non è così economico, non è così strepitoso, non andrà come ti aspettavi.
Probabilmente succede anche con gli altri operatori. Però oggi di Fastweb voglio parlare bene, perché la loro tv ha finalmente proposto un servizio intelligente, utile, una "killer application", come si dice in gergo: un’idea il cui rapporto costi benefici determina il successo di una tecnologia. Si tratta di Replay-TV: hai possibilità di accedere agli ultimi tre giorni della programmazione Rai, Mediaset e La 7-MTV, comodamente da telecomando.
Senza aver programmato nulla, senza aver registrato nulla: semplicemente, ti puoi tranquillamente vedere i Simpsons che hanno trasmesso mentre eri in palestra il sabato pomeriggio. O quel film che hanno dato su Rai Tre alle quattro del mattino. Ognuno ha poi i suoi gusti, ma si tratta della prima vera applicazione della tv a pagamento che mi conquista. Calcio, cinema, eventi a pagamento, tutta roba interessante che non mi ha conquistato. Ma la possibilità di rivedere quelle tre trasmissioni che mi interessano quando voglio mi ha convinto.
Unica grossa pecca attuale: il limite dei tre giorni, che spero porteranno a sette, dal momento che come me immagino che in tanti siano interessati a vedere nel weekend quello che non hanno visto in settimana. Quasi quasi chiamo l’192 192, una ragazza gentile mi dirà che sono disponibili non 7 ma 77 giorni registrati.
Lo so che è falso, ma in fondo questi numeri servono solo a farci sognare…
Vecchi e nuovi abbonati
Immaginate di entrare in un bar di cui siete affezionato cliente, ci entrate tutti i giorni da vent’anni, conoscete il proprietario e la sua storia. Chiedete un caffé, il barista vi fa attendere, poi sbotta, poi serve altri due clienti facendogli pagare il caffé 50 centesimi, ad uno che non s’era mai visto prima glielo offre gratis. Quando voi vi agitate un po’, finalmente il barista vi dà il caffé e ve lo fa pagare 3 euro. Sembra fantascienza? In realtà è quello che fanno continuamente i gestori di telefonia e servizi annessi o le utilities (luce, gas). Per i nuovi clienti offerte, sconti e promozioni. Per i vecchi niente, si attacchino, a loro tocca pagare di più per un servizio più scarso. Dov’è l’inghippo, allora? Il problema è che il barista maleducato lo saluti e cambi bar, cambiare fornitore è un dramma che può raccontarvi solo chi c’è passato.
Ricordate, gente, prima di accedere ad una nuova promzione, che tutti, prima o poi, diventiamo vecchi clienti….
I migliori film del 2007
Ecco a voi i migliori film del 2007 secondo il giudizio dell’esimio critico Pika.
anche quest’anno vi allego la classifica PFR dei migliori film fra i 51 che ho visto nel 2007. Il voto è espresso secondo la scala Pika:
sufficienza: > 80
capolavorino: 87 – 89
capolavoro: 90 – 92
capolavorone: 92-100
01 Volver, 92
02 Un ponte per Terabithia, 92-
03 Il grande capo, 91+
04 Il labirinto del fauno, 91
05 Shrek terzo, 90+
06 L’inventore di favole, 90
07 Monster house, 90-
08 La leggenda di Bagger Vange, 89+
09 Cars – motori ruggenti, 89
10 Be cool, 89
11 La sposa turca, 89-
12 Miss Potter, 88+
13 Eragon, 88+
14 X men 3 – conflitto finale, 88+
15 Era mio padre, 88
16 The island, 88-
17 Munich, 87+
18 Il diavolo veste Prada, 87+
19 Borat, 87
20 Il pianista, 87-
21 Dick e Jane – operazione furto, 87-
22 Matchpoint, 87-
Le delusioni dell’anno sono invece state:
Monster’s ball, 77-
2 volte lei, 71
I love huckabees, 77+
Pirati dei Caraibi – ai confini del mondo, 74
Porno oppio dei popoli
Ho sentito ieri su Radio Due un racconto della vita attuale in Pakistan da parte di una professoressa italiana che lavora a Laore.
Alcune notizie sono già risapute: censura dei giornali, censura dei canali televisivi non filogovernativi, censura di alcune emittenti internazionali (CNN, SKy,eccetera) visibili dalla parte borghese della popolazione, quella che conosce l’inglese. Quello che non sapevo e nemmeno imaginavo è che per distrarre la popolazione in televisione stanno trasmettendo programmi a forte contenuto erotico.
Immaginate un paese islamico ortodosso che impedisce ad un uomo e ad una donna di stare insieme sullo schermo, che improvvisamente trasmette in televisione scene di uomini e donne che non solo stanno insieme ma, come dire, stanno piuttosto vicini. Porno oppio dei popoli, sembra quindi essere la regola del ventunesimo secolo.
I poveri pakistani accendono la televisione e di fronte a tutto quel ben di Dio (che DIo mi perdoni l’espressione) restanto tramortiti, incuriositi, stimolati forse, ma certo preferiscono starsene in casa piuttosto che manifestare.
Mi spiego così anche l’Isola dei famosi e tutte le sottospecie di reality-show…
Il fumo negli occhi
Sarà anche populismo, ma la domanda viene giù giù dalla bocca dello stomaco, ogni tanto sfogarsi serve. Gentile ministro della salute, ho visto che ha tappezzato le stazioni di Milano, Bologna (non so se anche altre) oltre che autobus e insegne con una ragazza sorridente e lo slogan “Pane amore e sanità”.
La domanda è: quante attrezzature tecniche, quanti medicinali, quanti ricercatori avremmo potuto pagare con i soldi di quella campagna?
E che capperi…