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Sostanze miracolose nello yogurt

Da qualche tempo siamo continuamente bombardati da spot che promuovono yogurt che contengono sostanze miracolose contro il colesterolo, yogurt che contengono sostanze miracolose contro la stitichezza, yogurt che contengono sostanze miracolose per le difese immunitarie.

Ma insomma, non potete venderci direttamente queste sostanze miracolose, senza il corredo di latte acido, che lo yogurt ce lo prendiamo quando ne abbiamo voglia?

O io sono bigotto, o loro maniaci…

Un fotogramma dello spot in questione

Ho sempre pensato che il conservatore sia uno che ad un certo punto si guarda intorno e si accorge che il mondo intorno a sé è cambiato più velocemente di quanto non fosse lecito attendersi, e soprattutto che è cambiato male.
Non mi sono mai riconosciuto in questa categoria, anche se ci sono eccezioni rilevanti quali la cucina mediterranea (le orecchiette si fanno con le cime di rapa, e la “fusion” di certi cuochi è solo insostenibile confusion) e il calcio (rivoglio la Coppa dei Campioni e i numeri di maglia da 1 a 11). Eppure, quando ho visto lo spot della Renault Twingo, mi sono scoperto conservatore mio malgrado.
Sì, insomma, quello delle due amanti bendate eccetera eccetera. Eccheccacchio, io da ragazzino per reciperare certi ammiccamenti erotici dovevo attendere Colpo Grosso alle 23 (e le tv locali avevano una pessima ricezione). Oppure risolvere con la fantasia. Quella che manca a certi pubblicitari, ma soprattutto a certi dirigenti d’azienda (sì perché i pubblicitari ne fanno di proposte creative valide, ma poi a scegliere sono sempre sessantenni pornomaniaci).
Poi dice che uno cambia canale quando c’è la pubblicità…

3d: la fine del cinema?

Ho visto il mio primo film in 3d sette anni fa, a Berlino, si trattava di quella tecnologia Imax che richiedeva proiettori speciali e schermi alti trenta metri.
Nonostante il mal di testa riprovai l’esperienza alcuni anni più tardi a Barcellona. Adesso che il cinema 3D è una realtà diffusa anche in Italia, però, mi vengono dei dubbi. Si perché il cinema in 3d è un’esperienza divertente, ma stravolge il senso del racconto filmico. Pensateci un attimo: nel 3d tutto diventa una lunga (noiosa?) soggettiva. Lo sguardo della macchina da presa si identifica con quello dello spettatore, le lenti sono sempre le stesse. Che succede allora al grandangolo, al piano sequenza, al campo lungo, al primo piano?
Chi dice oggi che il cinema 3d sostituirà il cinema ha più o meno le stesse probabilità di prendere una cantonata di chi disse a suo tempo che la televisione avrebbe soppiantato la radio. Quello che potrà accadere, semmai, è che nasceranno una serie di prodotti pensati per il 3d, videogiochi soprattutto ma anche lungometraggi (in cui inevitabilmente ad un certo punto qualcosa, una freccia, un bastone o una mazza finiscono contro lo spettatore, sennò che gusto c’è?), probabilmente film fracassoni e adrenalici (la sola idea che qualcuno possa pensarci per il porno mi fa un po’ ridere, ma prima o poi ci penseranno). I film “film”, invece, rimarranno come sono. Con la macchina da presa messa dove lo richiede la storia, senza occhialini e senza mal di testa.

Bravo Gruppo l’Espresso

Si tratta di una delle esperienze più fastidiose che un amante di cinema possa fare. Prende il dvd nuovo di zecca, elimina la confenzione di plastica con cura sacerdotale, lo inserisce nel lettore limitando al limite il contatto con l’atmosfera… E dopo dieci minuti (di un film oltretutto bellissimo come il Divo) il disco si blocca e non ne vuole sapere di andare avanti.
Cosa fare? Il dvd me l’hanno regalato e non so in quale edicola l’hanno preso. Chiamo il servizio clienti dell’Espresso, gli spiego il caso. Mi dicono che me ne spediranno una nuova copia. In realtà non mi arriva niente, ma non posso escludere si tratti di un problema con le poste; chiamo di nuovo, e stavolta la copia arriva.
Bravi! Non posso che ringraziarli, anche se la copia, nuova di zecca, è ancora incellophanata, e spero che stavolta vada meglio.

Don’t touch my screen

Chi mi conoscesa che, a casa o più spesso sul lavoro, c’è un modo per farmi innervosire, ed è toccare lo schermo con il quale sto lavorando.
La traccia opaca della ditata unta mi perseguita e non riesco a ricominciare a lavorare finché non ne ho rimosso ogni scia. Ecco perché tutta questa mania del touch non la capisco: cellulari, navigatori e monitor imbrattati dalle ditate degli utilizzatori? Ma scherziamo? Senza considerare il fatto che la tecnologia impedisce l’uso di pennini o guanti. Ovviamente non posso che sperare nel fallimento di questi nuovi strumenti.
Se proprio sarò costretto, mi metterò una bacinella con del sapone sulla scrivania.
Se  il mio monitor deve tollerare il contatto del dito, che almeno sia pulito

Hurl Berl

Siamo l’unico paese del G8che, dopo tante promesse e pacche sulle spalle, ha ridotto i fondi per gli aiuti ai paesi in via di sviluppo. Visto che da noi anche l’opposizione è sottosviluppata e i media sonnecchiano, a ricordarcelo è stato Bono degli U2 che con la sua organizzazione sta raccogliendo firme per espellere l’Italia dal G8 e calciare via Berlusconi.
C’è persino un videogioco che potete trovare qui: http://one.org/international/actnow/hurlberl/
Dobbiamo a questo punto temere la veemente reazione con un videogioco di risposta di Apicella?