Se vi è avanzato qualche spicciolo dalle vacanze, risparmiato magari evitando di comprare la boccia di vetro con la neve allo zio oppure mangiando pasta e tonno tutti i giorni in campeggio, allora ecco una buona occasione per fare shopping. Ci tengo a dire che personalmente non ho alcuna preferenza tra questo venditore (MediaWorld online) e gli altri che propongono le mie opere, ma visto che l’offerta mi sembra ghiotta, ho pensato di proporvela.
Tutti i libri hanno uno sconto del 30%: “Ballata in Sud Minore” a 9,80€, “Bologna l’oscura” e “Bello dentro, fuori meno” a 8,40 €, e se proprio vogliamo esagerare anche “La concorrenza sleale dell’ombelico” a 14 €. Insomma, spese di spedizione a parte, con una quarantina di euro avete l’opera omnia del sottoscritto. Non vi sembra un granché? Ottimo: regalatela a vostra suocera a Natale, sarà un dispetto perfetto.
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3° posto al concorso Vincenzo Licata
Ho ottenuto il 3° posto – ex-aequo – al concorso nazionale di letteratura “Vincenzo Licata”! Sinceramente non me l’aspettavo, perché ho partcipato di tanto in tanto a concorsi letterari sempre senza particolare successo. Siccome l’autore è troppo narciso per ammettere che se non lo premiamo forse è perché i suoi scritti non lo meritano, avevo finito per convincermi che questi premi sono tutto un magna-magna, si sa già in partenza chi vince, e via andare con luoghi comuni da perdente.
E invece no, questo premio dimostra che si può partecipare e sperare di vincere se si ha qualcosa di valido da presentare. Mi dispiace solo essermi perso la premiazione: purtroppo avevo pianificato diversamente le ferie e, come dire, Sciacca (provincia di Agrigento) non è proprio dietro l’angolo per chi vive a Bologna.
Per maggiori informazioni sul premio, potete cliccare qui
Qui sulla destra la medaglia che ho ricevuto, insieme al diploma, ad un libro sulla città di Sciacca (che a questo punto penso che un giorno o l’altro visiterò), un cd e del materiale della LILT (Lega Italiana Lotta ai tumori).
Che dire? Grazie!
La corsia di destra
Sono fatti vostri se vi piace girare l’Italia e dormire sempre nella stessa scatoletta di lamiera.
Sono fatti vostri se vi trovate a vostro agio nello svuotare e lavare i vostri gabinetti chimici di 30 centimetri.
Sono fatti vostri se trovate appagante un sabato sera in piazzola di sosta a guardare un film indiano sul 14 pollici (se c’è segnale).
Sono fatti vostri se riuscite a dormire in un sarcofago senza sbattere la fronte ogni volta che andate a fare pipì.
Sono fatti vostri se a vostra moglie non dispiace avere il wc tra i piedi mentre fa la doccia.
Ma se create una fila in autostrada perché con i vostri pachidermici caravan e roulotte vi ostinate ad azzardare la corsia di sorpasso a 80 all’ora rallentando altri 5000 autoveicoli dietro di voi, sono fatti anche miei che sono fra quei 5000.
Amici autisti di camper, siate buoni, mantenete la destra, suvvia, e se la prossima volta volete andare più veloci non portatevi dietro la casa in vetroresina.
Grazie.
Il simpatico Tom
Immagino che in tanti approfittino dell’estate per qualche gita fuori porta, oppure per visitare nuove regioni. Spesso in questi frangenti il nostro caro amico Tom può esserci d’aiuto. Soprattutto da un punto di vista psicologico: lui sa, infatti, dove conduce quel tratturo di campagna tra sassi e vigneti.
Il punto è: perché ci ha condotti in un tratturo di campagna tra sassi e vigneti dove mai ci saremmo avventurati senza la sua sciagurata guida?
Perché Tom cerca quelli che chiama "percorsi veloci". Tanto per farci un’idea, se aveste sete nella notte e decideste di seguire i suoi consigli per bere un bicchier d’acqua in cucina, lui vi consiglierebbe di uscire dalla finestra, finire in balcone, scavalcare per finire in quello del soggiorno senza guardare giù e incunearvi sotto la tapparella. Dal suo punto di vista, quello è il percorso più veloce, perché è il più breve.
Ecco perché, se si decide di seguire i suoi consigli, bisogna prepararsi a scoprire borghi medievali diroccati e impervi sull’appennino, cittadine meridionali sonnolente e con le strade sgangherate, popolosi sobborghi di periferia dove i tram non vanno avanti più.
Oppure fargli ricalcorare il percorso, e dare un’occhiata al caro atlante stradale per non finire sul tratturo tra i vigneti e i sassi.
Cannetobicc
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Quando avevamo quindici anni Saturo voleva dire Cannetobicc, la spiaggia di Leporano alle porte di Taranto raggiungibile con l’autobus.
Ci voleva un’ora e più per arrivarci, ma voleva dire libertà, indipendenza, voleva dire sentirsi grandi.
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Ieri sera ho scoperto che Saturo è anche un parco archeologico purtroppo un po’ trascurato (in America con degli scavi così ci avrebbero fatto un’attrazione turistica nazionale). L’insediamento risale al paleolitico di cui però ci sono poche tracce, qualche pietra qua e là, mentre più evidenti sono i resti di una villa romana. La zona doveva essere molto bella fino a quando le incursioni gotiche non la resero poco sicura.
La serata è stata caratterizzata da una visita guidata e da un’osservazione del cielo notturno. Tutto molto suggestivo anche se la cosa più bella che ho visto è la passione dei volontari che preservano la storia e la vita di questo parco e della loro terra.
Il nuovo ponte di Statte
Sarà che come San Tommaso finché non vedo non credo, sarà perché, a parte qualche striscia pedonale e qualche alberello questa è la prima opera pubblica di un certo livello che vedo a Statte in 34 anni (cioè da quando io vedo il paese in cui sono nato) scoprire questa meraviglia mi ha lasciato a bocca aperta:
Statte ha un nuovo ponte che attraversa il canale della zingara, dotato oltretutto di una piazzetta e di un ampio parcheggio.
Complimenti a chi è riuscito a portare a termine questo lavoro: anche se non vivendo più qui potrò godermelo poco, spero tanto di ritrovarlo sempre, e in buone condizioni, tutte le volte che avrò modo di tornare.
Mi raccomando stattesi prendetevi cura dell’unica opera pubblica degli ultimi trent’anni!!!