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Le popolane della libertà

Barbara Matera
Angela Sozio
Ovviamente mi aspetto che gli amici di destra contestino alla sinistra di aver candidato alle europee Santoro e Lilli Gruber che appena hanno potuto sono tornati a fare i giornalisti.
Ovviamente mi aspetto che gli amici di destra mi facciano notare che il sindaco di Bologna Cofferati non si è ricandidato spiegando di voler stare vicino alla famiglia a Genova, per poi candidarsi a Bruxelles, che Google Map insegna essere un pelino più lontanto.
Ovviamente mi aspetto che gli amici di destra mi ricordino che il popolo è sovrano, e se vuole votare per questi candidati ha il diritto di fare.
Però, amici di destra che avete studiato, che mi parlate di patria, di liberismo, di tradizione e di tanti altri valori: davvero queste possibili candidate li rappresentano? Ai tempi dell’università si diceva che c’erano più ragazze carine che nei locali sui colli che nei centri sociali. Ma almeno quelle non si candidavano!!!

Per saperne di più:
Repubblica

Sta scendendo la catena

Da una decina di giorni tutti i telegiornali celebrano la nascita del Popolo della Libertà Condizionata, tra applausi, celebrazioni e trionfalismi. Luci, suoni, festeggiamenti. Considerando che stiamo attraversando la peggiore crisi economica degli ultimi 70 anni e molte famiglie sono sul baratro della disperazione, il minimo che uno può dire? è: beati loro, che sono così felici.
Poi mi viene in mente un giochino che facevamo da bambini. Prendevamo un piatto di plastica e lo tagliavamo in vari spicchi. Poi attaccavamo gli spicchi ai raggi delle bicicletta in maniera trasfersale: sbattendo, la bici faceva un gran rumore. E tu avevi l’impressione di guidare un piccolo rombante motorino, sentivi quel fracasso che le tue pedalate procuravano, ti entusiasmavi e pedalavi più forte. Se poi altri amici adoperavano quel trucco, il rumore era ancora più forte, la gioia maggiore. Si ma era un trucco. Non c’era nessun motore, dovevi pedalare tu. E magari con quel fracasso non ti accorgevi che ti stavi stancando più del solito, che eri a corto di fiato, che occorreva registrare i freni e che anche la catena era un po’ in difficoltà.
I populisti della libertà hanno tutto il diritto di fare baccano, speriamo solo che quan do si accorgeranno che agli italiani sta scendendo la catena la caduta non sia troppo dolorosa…

L’ultimo giro di Walzer

Non è che siccome se n’è andato Walzer adesso andrà tutto bene.
Non è che siccome si è dimesso – numeri alla mano – il peggior leader del centrosinistra in età repubblicana adesso tutto cambia nelle scelte elettorali degli italiani.
Non è che da domani c’è il sole tutti i giorni, si risolve la crisi e siamo tutti felici.
Non è che adesso il partito democratico diventa qualcosa di più di una caricatura che scimmiotta gli slogan di Obama e dimentica di aver eletto – selezionato -? Villari e Latorre (sì, è quello del pizzino per aiutare AN).
Non è che da domani si risolvono tutti i problemi della sinistra.
Ma il primo passo è stato fatto.

PS So che può risultare snob, antipatico, settario, eccetera. Ma possiamo ambire ad un leader almeno laureato, adesso? Non credo al pezzo di carta, per carità, però, per una volta…

Razzisti e terun

Pugno di ferro con il Napoli, i cui si tifosi ripugnanti sono tenuti alla larga dai campi di calcio e pure a casa loro devono tenere libere le curve. Fiero coraggio preventivo contro i tifosi del Catania che non possono seguire la loro squadra a San Siro per non rovinare l’arredamento dello stadio milanese. Prima di lamentarsi, i tifosi dovrebbero ricordare che il ministro Maroni non è solo un esponente della lega. E’ un esponente della lega NORD. Chi ha orecchi per intendere…