Il mio primo articolo di costume sui maschi non ha riscosso molto successo (meno di 10 click), segno che evidentemente o non era un granché l’articolo o non interessa l’argomento. Oggi ci riprovo perché non voglio essere tacciato di misoginia, se andrà buca anche stavolta torneremo a parlare delle amate donzelle.
Il tema delicato che da secoli mina le fondamenta della convivenza civile è quello dell’odore. Cattivo. Proprio in questi giorni il direttore della metro inglese ha invitato i viaggiatori a lavarsi di più, sorvolando sul fatto che l’estate la temperatura underground supera la soglia consentita per il trasporto di animali. Però è un dato di fatto, i piedi maschili puzzano più di quelli femminili. Come mai? Perché agli uomini non è consentito andare a lavorare senza calze, per esempio; perché i sandali in ufficio sono proibiti; perché gli uomini grezzi vanno poco in bagno e quelli meno grezzi ci vanno soprattutto per leggere il giornale. Quindi si può lavorare sulla frequenza giornaliera del pediluvio; si può bandire il calzino di lana (giammai! Lascia scie del suo passaggio anche dopo giorni e se riposto in valigia causa reazioni inconsulte e guaiti da parte dei cani anti-droga in aeroporto); si possono riporre nell’armadio gli scarponi da ginnastica gomma al 100% da sigillare sotto vuoto e tirare fuori solo se strettamente necessario. E per il resto, affidarsi alla fortuna, e sperare che la vostra prossima preda sia raffreddata.
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Cervi a primavera
L’avevo promesso e mantengo, parliamo finalmente un po’ dell’incontro tra la primavera e il genere maschile e le conseguenze nefaste di questo idillio, dopo due post dedicati alle donne ( Ombelichi e concorrenza… e La vita è bella se non è troppo bassa ).
Ok, amici maschi, fa caldo anche a voi, siete carichi come una lattina di birra dopo una centrifuga e avete più ormoni che che globuli rossi in circolo: questo non giustifica però l’eccesso di sudorazione e l’aumento di produzione salivare che vi caratterizza alla vista di qualche centimetro di pelle femminile scoperta. Calma e sangue freddo. Intanto, anzichè depilarvi le sopracciglia andando in giro con il profilo di una bambola di porcellana cinese, rasatevi sotto le ascelle, non attenterà alla vostra virilità e in compenso migliorerà la vita dei vostri compagni di viaggio in autobus. Poi riflettete cinquanta volte prima di indossare una maglietta aderente: mette in mostra più la pancia che il bicipite. Niente cappellino negli ambienti chiusi, ormai anche il cantante dei Subsonica si è rassegnato a mostrare la pelata, siate dignitosi: siete comunque meglio voi che Baccini e Ron col toupè. Pensate a tener puliti i vostri denti invece di preoccuparvi delle scarpe, che sono fatte per sporcarsi. E curate le mani: le donne le guardano molto. Sì, lo so, guardano anche il vostro sedere, ma per sistemare quello non basta certo una manicure…