In una memorabile scena del Gattopardo, il principe di Salina non riesce a partecipare dell’entusiasmo per la vittoria della repubblica al referendum . Non solo perchè è un principe, perché è un mondo che muore, perché vede i trasformisti saltare sul carro del vincitore.
Il principe è amareggiato perchè la repubblica nel suo seggio ottiene l’unanimità, mentre lui sa bene che qualcuno che ha votato per la monarchia c’è. Sembra un broglio talmente grossolano da apparire forzatamente letterario. Anche i ladri sanno bene che è opportuno non rubare tutte le banconote per lasciare alla vittima il dubbio di non essere stato davvero derubato. Eppure la realtà supera la fantasia, e l’ultima tornata elettorale racconta di moltissimi candidati consiglieri fermi a quota zero. Non li ha votati nessuno, neppure la mamma, neppure loro stessi? Difficile da credere.
Soprattutto quando c’è
(vedi articolo di repubblica) http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/politica/amministrative1/brogli-palermo/brogli-palermo.html chi afferma di non aver potuto votare semplicemente perché al seggio gli hanno spiegato che c’era già stato chi aveva votato per lui.
In futuro non dovremo più preoccuparci, dunque, di tessere elettorali, schede, file, documenti. C’è già chi vota per noi.
Speriamo voti bene.