C’è un periodo della tua gioventù in cui cerchi di mantenerti in forma perchè pensi che ti farà fare bella figura con gli amichetti in cortile.
Crescendo corri e salti perché vuoi entrare nella squadra di pallacanestro della tua classe.
Poi da adolescente ci tieni a impressionare la tua compagna di liceo facendole vedere come stai bene con i calzoncini corti, e all’università non essere sovrappeso è una questione di status symbol (molto facile da raggiungere a dire il vero, considerando la vita parca di un universitario fuori sede).
Tutti questi sacrifici in realtà servono a poco: in cortile c’è quello grosso che fa valere i suoi chili nello scontro fisico, nella squadra di pallacanestro c’è quello alto che ti stoppa, le compagne del liceo dopo cinque minuti di partita scompariranno dagli spalti con il compagno di classe che non fa sport, fuma e c’ha già la pancia da birra, ma fa così maledetto.
Sacrifici che servono a poco, dunque, fino a che non raggiungi la paternità. Infatti è allora che ti serviranno riflessi pronti, intuizione, scatto, fiato, presa pronta e resistenza al dolore. Per stare dietro a tua figlia, infatti, serve un’atleta, e di quelli bravi. Finalmente tutti i tuoi sforzi per mantenerti in forma hanno un senso, proprio adesso che il tuo fisico comincia a cedere su più fronti…
Un commento su “Ci vuole un fisico bestiale”
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In effetti mio padre ha cominciato a metter su pancia appena ho preso la laurea…prima non avrebbe potuto proprio permetterselo(considerando anche i miei seri problemi alla guida)!!