Io me la ricordo ancora, la ciambella vaniglia e cioccolato che preparava mia madre per le feste di compleanno a scuola o per Carnevale e Natale.
C’erano anche altri dolci, certo, ma quella ciambella era un colpo sicuro, non ne rimaneva mai una fetta. Ed era buone anche la focaccia, le pizze, l’immancabile salame al cioccolato che portavano i compagni di classe e che avevano preparato le loro mamme. Oggi tutto questo non è più possibile, perché il cibo che si porta a scuola deve essere confezionato, altrimenti niente.
Motivi igienici, sanitari: se la mamma terrorista inserisce il cianuro nella torta, la responsabilità è della scuola che ha permesso l’avvelenamento dei bambini. E siccome siamo nell’era del rifiuto delle responsabilità (Pilato ai giorni d’oggi sarebbe un decisionista), meglio allore le briosche al colesterolo, le tortine di zucchero sintetico e ciambelle ai coloranti delle multinazionali.
Che magari avvelenano i bambini davvero, altro che la mamma terrorista, ma un po’ alla volta, giorno dopo giorno, dolcemente.
Non so voi, ma io continuo a preferire la ciambella della mia mamma…