Abbiamo tutti assistito, in questi giorni, ad un reality show orchestrato ad arte dalla comunità di pubblicitari che vive e si riproduce ad Arcore per riportare in prima pagina Lui dopo che le liberalizzazioni avevano dato troppa visibilità al centro sinistra e anche a destra Fini cominciava a farsi troppo luminoso.
Non succede mai per caso, badate, durante gli anni del precedente governo bisognava sempre aspettare uno sciopero massiccio perché il giorno dopo, magicamente, partisse un’azione delle forze di polizia contro la criminalità a conquistarsi i titoli di tutti i telegiornali.
Ancora un volta, quindi, eccoci a parlare delle sue battute poco galanti, e della sua signora offesa e santificata da una sinistra che non capirà mai un accidente di comunicazione di massa. Perché la signora non si è offesa quando suo marito ha sostenuto di aver corteggiato il primo ministro finlandese, quando le ha pubblicamente consigliato di scegliersi un amante più bello di Cacciari, quando ha invitato gli stranieri a investire in Italia perché le nostre segretarie sono più belle, o quando, in visita ad uno stabilimento italiano in Russia, ha baciato un’operaia che non era affatto d’accordo tra l’imbarazzo dell’amico Putin e le lacrime dei nostri diplomatici? Perché, se questa signora ha così tanta cultura e classe, non ha impedito al marito di farsi fotografare tra i capi di Stato mentre faceva le corna o dare del Kapò a chi osava contraddirlo in Europa? Dopo aver subito tutto questo (e chissà quanto altro di cui non siamo a conoscenza) si scandalizza per un “se non fossi già sposato, la sposerei?” Ma dai! E come se Marge Simpsons si scandalizzasse perché Homer non usa le posate adatte per pulire il pesce! A chi vogliono darla a credere?
Chiudo solo chiedendo che si rispettino le regole dei reality show, e che ci sia data, una volta per tutte, la possibilità di decidere chi buttare fuori dalla casa (delle libertà) tra i due. Io non avrei dubbi.