Il ministero dell’interno è intervenuto con mano ferma e volontà indomita nella lotta agli sprechi. Gli alfieri ministeriali hanno infatti fatto pervenire tramite una circolare precise indicazioni: la Repubblica non tollererà oltre il pervicace malcostume che porta, in occasione delle elezioni, alla riconsegna di un numero di matite copiative inferiore a quelle consegnate. Mai più! Si estirpi all’origine questo turpe vizio dalla sana pianta italica. Vigilino dunque le prefetture affinché i presidenti di seggio non si arricchiscano indebitamente tornando a casa con le tasche piene delle matite copiative sottratte al popolo italiano!
Ma la coraggiosa circolare non si ferma qui. Un altro colpo viene infatti sagacemente inferto alla mollezza di chi sperpera le risorse della nazione: d’ora in poi le scatole di cartone adibite ad urna e utilizzate per la raccolta dei voti saranno a carico degli enti locali. Ah! E vedremo, dunque, se continueranno le indegne ruberie di scatole di cartone! W Angelino, W l’Italia, W la spending review.
Domanda impertinente: quante matite copiative si comprano con un Rolex d’oro?
Domanda ancora più impertinente: dovremo abituarci all’idea di sostituire le bandiere presso gli edifici pubblici con più economiche, ancorché meno visibili, bandierine da aperitivo? E per la foto del Presidente della Repubblica nell’ufficio del sindaco, una fotocopia non adempierà forse più che dignitosamente alla funzione?