Camminata ondulante, mano che spazia con finezza dalla patta all’ascella, braccio appoggiato alla scrivania e stuzzicadenti tra i denti, o, in alternativa, stanghetta degli occhiali tra le labbra.
Il collegomane è a caccia, dissemina gratis adulazioni e complimenti, ti trovo benissimo ma dov’è che vai in palestra, quel pantalone ti sta divinamente ma chissà come staresti senza. Quand’è che mangiamo insieme o almeno prendiamo un caffé, ti ricordi quella volta in cui, mamma mia come lavorano le tue colleghe non le distraiamo eh eh eh.
Se trova una collegomane allora il siparietto può durare un quarto d’ora, generare grasse risate, feste e cotillon, con eventuale prolungamento per l’aperitivo.
Se invece la vittima della caccia non ride, non batte le ciglia, non arrossisce e insomma non dà soddisfazione allora entra nella lista delle zitelle acide che il collegomane eviterà accuratamente in futuro, sempre che ci sia per loro un futuro…
Un commento su “I collegomani”
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Ciao!
Vorrei proporti uno scambio link, se sei d’accordo contattami.
[Re]write di Giovanni Greco
http://www.giovannigreco.eu