Siccome siamo in regime di par condicio, oggi dirò una cosa contro la sinistra e una contro la destra (in verità è solo un caso, non mi sono mai preoccupato della par condicio che non si applica, per fortuna, ai blog).
La prima è contro il blocco del traffico, un blocco che è sempre più il blocco dei fessi. Stamattina ho visto decine di suv, auto vecchissime, furgoncini e camion scorazzare allegramente per Bologna, nonostante il blocco totale del traffico. Tutte con a bordo solo il conducente. Li ho visti dal finestrino dell’autobus, perché per me infrangere una legge, oltre che incivile, è un peccato, dal momento che a Cesare va dato quel che è di Cesare.
Allora, o quando si impone una legge così restrittiva la si fa applicare rigidamente, rischiando anche di essere impopolari, oppure si dà un consiglio: se potete evitate l’auto, sennò pazienza. Ma non è giusto che a rispettarla siano solo gli onesti. Oggi oltre tutto è il giovedì santo e il blocco creerà non pochi problemi a chi voglia partecipare alle funzioni religiose. Ma evidentemente i 4 credenti praticanti rimasti a Bologna contano meno dei 40 mila tifosi del Dall’Ara.
E veniamo alla critica a destra: mentre si sfascia la costituzione disegnando un’Italia fatta di piccoli staterelli (credo nell’Al di là, e so che un giorno Garibaldi incontrerà Calderoli e Bossi, e quel giorno sarà memorabile), Storace lascia intendere che le prossime elezioni “potrebbero” essere falsate dalla presenza di un partito, guarda casa, di destra anche lui.
Non mi piace l’uso del condizionale ambiguo: fa intendere che se vince Storace va tutto bene, se perde le elezioni sono false e da rifare. Il mio è forse solo un brutto presentimento, e spero di sbagliare, ma davvero mi auguro di non dover aspettare fino all’incontro di Garibaldi con Storace per togliermi il dubbio…