Il video è piuttosto raccapricciante, e se proprio volete potete vederlo qui.
Un atleta ungherese, nello sforzo per sollevare quasi 150 chili, di rompe un gomito e si lussa una spalla. Agghiacciante, l’episodio fa porre delle domande sulla pericolosità di certi sport e sull’ossessione dell’uomo di spingersi sempre oltre, hano quando ovviamente non si può. Ma non è questo che mi ha colpito del video, quanto la sequenza successiva: un gruppo di ragazzine dotate di cartellone che coprono la scena alle telecamere. Il dolore, il fallimento, la sofferenza non fanno parte di questi giochi. Qui tutto va bene.
E se per una volta siamo pure d’accordo nel non voler esibire le urla del povero atleta, sorge spontanea la domanda: cos’altro nascondono, quei cartelloni, in Cina?