Il mio primo cellulare con fotocamera integrata – devo avercelo ancora chiuso in un cassetto perché non so dove va buttato – faceva delle foto piccine, sbiadite e con un effetto foschia che attribuiva loro un tocco poetico senza bisogno di fotoritocco. Certo era emozionante avere sempre in tasca una macchinetta fotografica, ma fondamentalmente inutile. Tant’è che dopo i primi tentativi mi convinsi che quella funzionalità non fosse assolutamente necessaria.
Con gli smartphone di oggi il discorso è decisamente diverso. Prima di tutto perché le foto sono più belle, e non solo più grandi (non condivido l’ossessione per la risoluzione, quello che conta è la messa a fuoco, l’esposizione, il rispetto dei colori). Poi perché non ci vogliono complicati software e cavetti per condividerle, basta una connessione ed un click. E se non c’è paragone con i risultati non dico di una reflex, ma anche di una compatta (per ora è così, poche storie, in futuro vedremo) però cambia completamente il rapporto con la fotografia.
Perché fino a qualche tempo fa era l’evento a imporre la foto: c’è il compleanno del cuginetto? Foto. Scampagnata di Pasquetta? Foto. Pazienza se i soggetti erano mortalmente noiosi o se la scampagnata affogava in un nubrifagio. Ormai che hai comprato il rullino, scatta, no? Oggi no. Oggi la foto crea l’evento, perché tu puoi trovarti di fronte ad una scena divertente, ad un paesaggio imprevisto, ad un contesto che merita di essere immortalato, e click, fissarlo.
Basta non esagerare però perché è vero che una foto digitale non costa nulla, ma il tempo di chi guarda le vostre foto ha ancora un enorme valore e sprecarlo per 300 foto del cuginetto sarebbe un peccato…