Da più di dieci anni per andare a lavoro trascorro circa un’ora e mezza al giorno in auto. E ho imparato tanto osservando chi mi precede, fino a produrre questa piccola guida che ho deciso di condividere con voi.
Il commerciale
Il commerciale ha un auto scura di grossa cilindrata, scatole piene di gadget sui sedili posteriori, un andamento ad elastico accelera/frena e soprattuto con una mano sostiene il telefono cellulare e con l’altra consulta il navigatore. Con che diavolo sta guidando? Non fatevi domande le cui risposte potrebbero non piacervi.
COMPORTAMENTO CONSIGLIATO Il commerciale non teme gli incidenti perché l’auto è aziendale e anzi, qualche botta ogni tanto rinforza la sua reputazione da duro. Abbiate pazienza: imboccherà la prossima preferenziale senza troppi scrupoli e allora non lo vedrete più.
L’invisibile
Si parla di invisibile quando l’auto davanti a voi mostra chiaramente il profilo del sedile anteriore e del poggiatesta e nient’altro. Nessun indizio di chi possa essere alla guida, e di come possa eventualmente raggiungere il volante uno gnomo della Loacker. Paura. L’invisibile mette paura, un brivido che corre lungo la schiena. Perché potrebbe essere un bambino a guidare, il compagno di elementari di vostro figlio che ha rubato le chiavi a quel fesso del suo papà rappresentante dei genitori, oppure la cassiera tutta tana della ferramenta che con il tacco 15 la frizione potrebbe anche raggiungerla ma con il freno poi è un casino.
COMPORTAMENTO CONSIGLIATO Cambiate strada. Accostate per fare pipì. Rallentate per chiamare casa (con l’auricolare!). Qualunque cosa ma state lontano dall’ignoto prima che sia lui a conoscere voi.
Il provolone
Il provolone è colui che, avendo fatto una cagata pazzesca che ha fatto giustamente perdere le staffe alla compagna, cerca di recuperare il rapporto portandola in giro in auto e stipando l’abitacolo con le sue patetiche scuse. Lo riconoscete perché viaggia ai 30 all’ora con il collo protervo verso il sedile del viaggiatore, il finestrino abbassato con il gomito fuori per fare uscire un po’ delle sue promesse farlocche e un andamento sinusoidale. Poi però improvvisamente accelera ai 120 km/h ogni volta che la viaggiatrice gli dà del cretino.
COMPORTAMENTO CONSIGLIATO Sorpassate. Possibilmente non quando la viaggiatrice dà del cretino al provolone.
Il fungarolo
Il fungarolo è presente principalmente nel periodo tra la primavera e l’autunno, ma siccome in larga parte si tratta di settantenni con il cervello profondamente devastato da trent’anni di Novantesimo Minuto, potrebbe capitarne uno davanti anche a gennaio sotto una bufera di neve, che avrà sbagliato giorno o non ricorda più la strada di casa.
COMPORTAMENTO CONSIGLIATO Il fungarolo inchioda senza lanciare alcun segnale premonitore: semplicemente, da vent’anni è alla ricerca di quel posto fantastico dove una volta con suo zio raccolse un fungo alto due metri, e appena vede qualcosa che glielo ricordi frena bruscamente, per poi ripartire sconsolato. Siccome basta il movimento di una foglia a ricordare di povero zio al fungarolo, e siccome spesso lo zio è frutto dell’immaginazione, è bene sorpassarlo senza esitazione prima di dover riempire una constatazione amichevole per tamponamento (che c’avrebbe pure ragione lui, oltre tutto!).
La mamma in suv
La mamma in suv la riconoscete perché ha un bestione di 3000 di cilindrata che vomita gas di scarico, rabbia e testosterone sul quale campeggia una figurina sorridente di Sponge Bob e pezzi di giocattoli rotti che trotterellano nel cruscotto posteriore. La mamma in suv ha sempre fretta e ha una macchina più grossa della vostra che può ridurvi i polmoni in due sacchetti di patatine vuoti prima che poi possiate dire gesùmmaria, per cui non è il caso di contraddirla.
COMPORTAMENTO CONSIGLIATO Se vi taglia la strada in rotonda, sospirate e lasciate passare. Se vi costringe ad una brusca manovra perché non ha rispettato il rosso, sospirate e lasciate passare. Se lascia la macchina con le quattro frecce davanti alla scuola paritaria di suo figlio bloccando il traffico per venti minuti, sospirate e lasciate passare. Ci penserà la vita a renderle quello che merita quando il figlio quindicenne le confesserà di aver perso la loro villa sui colli impegnandola al videopoker dove lo abbandona il padre tutte le volte che si imbosca con l’amante.
L’impiegata in carriera
L’impiegata in carriera ha di solito un’utilitaria poco curata e sporca sulla quale però troneggiano due specchietti retrovisori luccicanti. Perché le servono. Se potesse, al posto dello specchietto retrovisore centrale l’impiegata farebbe installare uno specchio da camerino teatrale con tanto di luci da 100 kw sopra e sotto. L’impiegata infatti entra in auto che è un orsacchiotto stropicciato in pigiama e arriva in ufficio che è un pezzo di ***a in tailleur con un tocco di fondotinta ben distribuito, fard, eyeliner giustò un po’ tremolante sull’occhio sinistro e rossetto fuxia.
COMPORTAMENTO CONSIGLIATO Se non avete fretta, rallentate e gustatevi lo spettacolo. Senza essere troppo invasivi e passare per guardoni, perché l’impiegata non guarda avanti la strada ma si accorge di voi nello specchietto retrovisore. Nella peggiore dell’ipotesi tamponerete, ma in un modo o nell’altro avrete sempre ottenuto il suo numero di telefono.
L’invisibile potrei essere io! Mi si riconosce perché di tanto in tanto mi affaccio allo specchietto retrovisore come l’impiegata, per l’ultimo tocco di matita.
Non avevo pensato agli incroci, in effetti. Potresti andare a funghi ogni tanto per fare tris!