La rivoluzione del DOS

I giornalisti dal luogo comune facile parlano di “rivoluzione digitale”: il Ministero dell’Interno ha infatti pubblicato in questi giorni il decreto con cui si chiede agli enti locali di certificare i dati dei bilanci. Fin qui niente di nuovo, avviene da oltre vent’anni,la novità è che i dati si possono inviare con floppy disk. Capperi, siamo troppo avanti, speriamo che si trovino in giro ancora dei floppy. Ma non finisce qui: il Viminale ha chiesto che il software usato per certificare i bilanci sia utilizzabile su Pc compatibili Ibm, sistema operativo Ms-dos 3.3 e successivi, oppure Windows 95 e 98. Altro che Linux, al ministero usano ancora il Dos di 20 anni fa: la rivoluzione digitale evidentemente è appena partita e si compirà fra 30 anni, quando si potranno usare i cd-rom e Windows Xp…