Le partenze intelligenti

autostradaUn’unica, impressionante coda di automobili che va da Bologna a Cattolica: questo è stato lo sconcertante spettacolo del sabato da Bollino nero. Non l’ho vissuto in prima persona, perché ho preso l’A14 il giorno dopo (e non c’era praticamente nessuno), ma mi ha fatto comunque riflettere.
Ci riteniamo superiori alle formichine in fila, o alle mandrie di gnu, o agli stormi di rondini. Eppure, dove c’è la massa, lì con ogni probabilità si è infilato l’italiano.
Un popolo che nonostante gli annunci televisivi, nonostante i giornali, nonostante, appunto, i bollini, per usare un eufemismo, se ne fotte, e si infila in una bolgia dantesca per non perdere un giorno di ferie è un popolo ostinato, un po’ ottuso forse, ma disposto a qualunque sacrificio, anche il più stupido – quindici ore in autostrada, quando se ne potrebbero impiegare otto, non è un sacrificio particolarmente brillante – purché questo comporti un benché minimo vantaggio. Il traffico c’è ovunque, ma si fa fatica a immaginare scene così in altre nazioni: l’unico esempio che mi viene in mente è quello delle masse di cinesi che si spostano per le feste di primavera. Ma lì c’è un sistema che non offre alternative e che ha reso massificato gli individui. E qui?
PS Per chi se lo dovesse essere perso: domenica 19 agosto ci sarà la replica, il rientro della mandria…