Parole proibite

Orwell pensava,o forse temeva, un futuro in cui fossero proibite alcune parole come democrazia o libertà, e purtroppo in Cina qualcosa del genere già esiste, grazie anche alla compiacenza delle aziende americane pronte a difendere i diritti dell’uomo solo se non intralciano il loro business. Mi riferisco per esempio alla censura esercitata dalla versione cinese di Yahoo e Google, che non mostrano siti politicamente sgraditi.
Ma anche da noi, involontariamente, si sta diffondendo una sorta di censura nominalista: è quella dei filtri anti-spam. Stanco di ricevere e-mail spazzatura che propongono di vendere il viagra, io posso impostare il filtro affinché cancelli tutte le parole che contengono la parola viagra. E poi quelle che contengono Cialis, e penis, e così via. Solo che se un mio amico mi scrive facendo magari una battuta sul viagra che mi regalerà a Natale, io quella e-mail non la ricevo, perché il filtro è stupido.
Man mano che gli spammer aumentano i loro invii, noi registriamo i filtri, ma, non so a voi, a me la soluzione mi mette a disagio…