Come si fa a discernere qualcosa nella campagna elettorale fatta di insulti, comparsate nei programmi sportivi e di cucina e amenità varie? Semplice. Si guardano i cartelloni pubblicitari. Che novità, starete pensando. E invece una novità c’è: i due poli hanno cominciato a fare pubblicità comparativa, e per cui si può capire quello che farà tizio vedendo cosa di lui dice caio. La sinistra dice: oggi precariato domani lavoro. Oggi leggi su misura, domani riforma. Segno che nel programma del centro destra c’è un aumento delle forme di lavoro “flessibili”, per usare un eufemismo, più le solite leggine per ad personam. La destra afferma: “Tassare i tuoi risparmi? NO grazie”. “Fermiamo le grandi opere? no, grazie”. Segno che evidentemente ci sono buone ragioni per pensare che il centrosinistra aumenterà le tasse e fermerà le grandi opere. Certo non è una bella prospettiva, ma temo sia il modo più realistico per capire che cosa ci tocca aspettare. A meno che non decidano una volta per tutte di trasmettere direttamente le intercettazioni anziché questi inutili dibattiti televisivi, così forse finalmente ne capiremo di più…