Due milioni di americani a Washingthon per festeggiare il primo presidente di colore della storia americana. Fotografi, telecamere, l’abbraccio della folla, un momento indimenticabile per il neopresidente e per il suo staff al completo. Per tutti, tranne che per uno: Robert Gates, il segretario alla difesa e successore designato. In caso di attacchi terroristici o disgrazie che vedano coinvolti Presidente, Vicepresidente e tutte le altre alte cariche, il successore designato infatti è chiamato a sostituire il presidente.
Per questo motivo lui deve starsene al sicuro, rinchiuso in una base militare segreta. Niente video, niente festa, niente foto. Quando suo figlio gli chiede: e tu dov’eri? Lui deve rispondere: non posso dirtelo figliolo, se te lo dicessi sarei costretto a sopprimerti: è un segreto militare.
E non solo per questa occasione: tutte le volte che cerimonie imporanti coinvolgeranno presidente e vice, lui se ne dovrà stare rinchiuso nella base a rosicare.
Sì perché tanto non è mai successo che il successore designato salisse al potere, anche se sospetto che alcuni di loro, rinchiusi nelle loro basi segrete, l’hanno sperato…
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Non sempre si può ridere
Non è detto che domani sia un giorno migliore
non sempre c’è un’altra possibilità
non è detto che il tempo si estenda abbastanza
sarà fine, ma non necessariamente lieta
un sorriso negato è un fiore spezzato
il profumo disperso e mai più liberato
non è detto che si raggiunga la cima del colle
ma la strada va percorsa comunque.
Siamo nebbia del primo mattino
che si dissolve all’abbraccio del sole