La festa dell’immacolata è tanto, troppo lontana, il 1? novembre quest’anno ce l’hanno scippato chi vive a Bologna quest’anno anche la festa di San Petronio capita disgraziatamente di sabato. Si apre così l’autunno orribile per chi lavora, senza feste, ponti o qualsivoglia nota sorridente da applicare sul calendario.
Non resta che sospirare e cominciare a preparare gli addobbi natalizi, se questo può rendere più lieta l’attesa. O guardarci indietro e cambiare lo sfondo del desktop con le foto sorridenti del mare d’agosto. In un caso o nell’altro, perpetuiamo il dramma del nostro tempo, quello di avere un bel passato da ricordare e un bel futuro da sperare ma un presente grigio con cui fare i conti…
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Le radici del terrore
C’è un odore di morte che si diffonde nell’aria in una lunga scia che si propaga da Londra all’Iraq e attraversa il vecchio continente. Il self-control inglese, siamo tutti londinesi, attacchiamo l’Egitto, è colpa dell’euro. Come sempre il vociare dopo una tragedia diventa un insostenibile miscuglio di ignoranza e impulsività. Credo che le vittime di questa ennesima sciagura meritino un silenzioso rispetto. Dopo di che, faccio due sole riflessioni: l’effetto più evidente di questa tragedia è che nessuno più, dopo la grande attesa suscitata dal Live8, parla più dell’avidità e della scarsa lungimiranza dei G8, che non sembrano interessati ad affrontare il problema della povertà se non con le solite insulse proposte di intenti. La seconda riflessione riguarda la campagna che in questi giorni le amministrazioni pubbliche stanno facendo contro la zanzara tigre. Ci spiegano che certo si possono usare zanzariere, pomate, rimedi caserecci, ddt: ma occorre soprattutto evitare che l’acqua ristagni e che l’ambiente sia sporco perché è lì che le zanzare si riproducono. Ai signori dei G8 vorrei suggerire che metaforicamente possiamo alzare nuove inutili zanzariere e ricoprirci di pomate: ma non servirà a nulla finché ci ostineremo a non vedere non l’acqua stagnante ma l’immensa palude che si estende dalla favelas dell’America Latina ai villaggi subsahariani, dalle steppe della Mongolia alle periferie mediorientali. Se non facciamo nulla per migliorare quegli ambienti, le zanzare continueranno ad aumentare e ad uccidere innocenti..