L’anno scorso mi sono tolto la soddisfazione (controllate il post se non ci credete) di annunciare con tre giorni di anticipo il vincitore del festival di San Remo. Troppo facile, lo sapevano tutti, direte voi. Va bene. Quest’anno allora cambiamo sfida (anche perché non ho sentito che qualche scampolo di canzone, un po’ poco per azzardare pronostici) e andiamo sul pesante: le elezioni di aprile.
I sondaggi si sprecano, Berlusconi fa telefonare ai call center che fanno domande del tipo “Meglio la lebbra o Berlusconi?” “Se i comunisti instaurassero un regime dittatoriale con campi di sterminio per i dissidenti, violenze e torture, voterebbe ancora per Prodi” “Secondo lei Berlusconi è un dono celeste chiamato a risolvere i problemi dell’Italia o solamente un geniale statista?”
Nonostante tutto, il portatore nano di democrazia non ha ancora annunciato di aver superato l’80% delle preferenze, probabilmente perché è convinto dei brogli comunisti anche nei suoi sondaggi.
Io penso che i risultati saranno: centrodestra 42%, centrosinistra 46%, altri 2%. Il che vuol dire che, con la nuova legge elettorale da repubblica delle banane primitiva, governare non sarà facile.