Un bel film surreale di Woody Allen tornato a graffiare con un sarcasmo amaro ma mai sgarbato o gratuito (Harry è a pezzi). Un film duro ma profondo di quel regista geniale e un po’ sottovalutato che è Bob Thornton (i più lo ricorderanno come interprete di Babbo Bastardo: è anche un ottimo attore): Lama tagliente.
Sono due film proposti ieri dal palinsesto televisivo gratuito: il primo su Rai Uno, il secondo su Rete 4. Be’, allora, non possiamo poi lamentarci più di tanto, c’è ancora del buon cinema trasmesso nella tanto bistrattata televisione. Calma, ragazzi: il film di Woody Allen è stato trasmesso alle 2,40 del mattino, quello di Thornton alle 2,20 su Rete 4. Per far spazio a cosa, direte voi? All’infinito Medico in famiglia (non me ne voglia Banfi, ma io lo preferivo quando cantava Filumena da Canosa in film non proprio intellettuali ma genuini) e a "Io sto con gli ippopotami", prima serata Rete 4, trasmesso per la tredicimilesima volta.
Perché ci si comporta così? La risposta è in quello strumento ridicolo e privo di ogni fondamento scientifico chiamato Auditel, che da anni mortifica il cinema in tv. Lo scrissi quasi dieci anni fa per una sfortunata tesina all’Università. Sono ancora qui a ripeterlo…
PS Ieri è stato trasmesso un altro bel film: "Scuola di spie", su La 7. Alle 14. Ma andate, va…