Alcuni hanno notato come il presidente del consiglio si sia comunicato durante la messa per i funerali di Vianello. Già di quest’uomo sentiamo parlare in pubblico e privato perennemente, lasciamo che i suoi rapporti con il Superiore restino affar suo. Però, trattandosi del primo ministro e di una messa ripresa in televisione, ovviamente il fatto non è passato inosservato a tutti quei divorziati a cui è impedito di ricevere la comunione perché la chiesa non riconosce il divorzio e li considera, per banalizzare il concetto, delle persone che vivono apertamente nel peccato. A quel punto il Vaticano avrebbe potuto trovare tre risposte
Risposta cinica ma onesta: siamo avvinghiati a questo governo che ci garantisce un po’ di soldini per le nostre scuole private extralusso, ci fa degli sconti ogni volta che può e per il quale facciamo spesso e volentieri campagna elettorale. Potevamo negare un favore così ad un amico?
Risposta liberale: noi come chiesa diamo le indicazioni sulla strada che secondo noi porta alla salvezza, ma non abbiamo nessun potere di negare di avvicinarsi a Dio ad alcun uomo. Sarà poi lui, se si comunica nel peccato, a dover fare i conti con la sua coscienza e con il giudizio del creatore
Risposta assurda, incredibile, imbarazzante, inadeguata e ridicola: dal momento che Berlusconi si è divorziato dalla seconda moglie, e che meno per meno fa più, per noi adesso è tornato ad essere felicemente sposato con la prima moglie in grazia di Dio.
Indovinate quale delle tre risposte hanno dato (o meglio, ha dato Monsignor Fisichella in un’intervista al Messaggero). Un aiutino: secondo questa versione la chiesa accetta benevolmente i divorzi, a patto che siano sempre in numero pari. Se divorziate dieci volte va bene, nove no.
Immagino che in tanti approfittino dell’estate per qualche gita fuori porta, oppure per visitare nuove regioni. Spesso in questi frangenti il nostro caro amico Tom può esserci d’aiuto. Soprattutto da un punto di vista psicologico: lui sa, infatti, dove conduce quel tratturo di campagna tra sassi e vigneti. Il punto è: perché ci ha condotti in un tratturo di campagna tra sassi e vigneti dove mai ci saremmo avventurati senza la sua sciagurata guida? Perché Tom cerca quelli che chiama "percorsi veloci". Tanto per farci un’idea, se aveste sete nella notte e decideste di seguire i suoi consigli per bere un bicchier d’acqua in cucina, lui vi consiglierebbe di uscire dalla finestra, finire in balcone, scavalcare per finire in quello del soggiorno senza guardare giù e incunearvi sotto la tapparella. Dal suo punto di vista, quello è il percorso più veloce, perché è il più breve. Ecco perché, se si decide di seguire i suoi consigli, bisogna prepararsi a scoprire borghi medievali diroccati e impervi sull’appennino, cittadine meridionali sonnolente e con le strade sgangherate, popolosi sobborghi di periferia dove i tram non vanno avanti più. Oppure fargli ricalcorare il percorso, e dare un’occhiata al caro atlante stradale per non finire sul tratturo tra i vigneti e i sassi.
Pietro Ricca è stato scagionato dall’accusa di ingiuria: la Cassazione infatti ha spiegato che dare del buffone non è un’offesa ma una critica politica. Specie se l’interessato è davvero un buffone.
Campagna per il riciclaggio promossa dall’Hera, che mostra come da bottiglie di plastica e cartacce si ottengono maglioni di pile. Crollano le vendite delle felpe sintetiche.
Di Pietro caccia coraggiosamente dal suo partito un senatore che si è fatto eleggere presidente di commissione con i voti del centrodestra. Poi il governo fa i conti in senato e lo riabbraccia calorosamente. Il figliol Prodi-go.
L’Italia è il primo paese in Europa per numero dei cesarei. Sotto accusa i medici che si discolpano spiegando che il parto naturale è terribilmente noioso.
La nazionale azzurra non si presenta in Germania all’appuntamento con i tifosi. Delusioni tra i fruttivenduli per la merce rimasta invenduta.
Come si fa a discernere qualcosa nella campagna elettorale fatta di insulti, comparsate nei programmi sportivi e di cucina e amenità varie? Semplice. Si guardano i cartelloni pubblicitari. Che novità, starete pensando. E invece una novità c’è: i due poli hanno cominciato a fare pubblicità comparativa, e per cui si può capire quello che farà tizio vedendo cosa di lui dice caio. La sinistra dice: oggi precariato domani lavoro. Oggi leggi su misura, domani riforma. Segno che nel programma del centro destra c’è un aumento delle forme di lavoro “flessibili”, per usare un eufemismo, più le solite leggine per ad personam. La destra afferma: “Tassare i tuoi risparmi? NO grazie”. “Fermiamo le grandi opere? no, grazie”. Segno che evidentemente ci sono buone ragioni per pensare che il centrosinistra aumenterà le tasse e fermerà le grandi opere. Certo non è una bella prospettiva, ma temo sia il modo più realistico per capire che cosa ci tocca aspettare. A meno che non decidano una volta per tutte di trasmettere direttamente le intercettazioni anziché questi inutili dibattiti televisivi, così forse finalmente ne capiremo di più…
Si può concludere un anno in una casa presa in prestito dotata soltanto dei confort, come dire, essenziali, immersa nell’umidità della campagna martinese, giocando a birilli, ciclotappo e discutendo sulle modalità di funzionamento di un caminetto (considerando il clima tarantino, gli esperti o presunti tali sono veramente pochi), e divertirsi un sacco ?
Si può (giudicate dalla foto) se lo si conclude con lo stesso branco di amici con cui si è cresciuti e si sono trascorsi i primi capodanno fuori di casa a diciott’anni, quando si cercava di restare svegli solo per infrangere un record, quando presi dall’euforia si lanciava un razzo direttamente nel balcone del vicino di casa, gli stessi amici con cui si è provata l’ebrezza del veglione (ormai siamo grandi) con conseguente intossicazione alimentare. Certo c’è qualche capello bianco (laddove i capelli ci sono ancora), la tradizionale partita a calcetto di fine d’anno è sempre più fatta di gomitate e mestiere, abbiamo tutti la macchina e il cellulare, c’è qualche new entry, ma insomma, la capacità di divertirsi insieme è rimasta la stessa.
Prima che questo articolo assuma una deriva malinconica che non mi piace ricordo che per la cronaca i giochi sono stati vinti dai Preamboli che hanno superato i Paperi Gialli e Alessio, che l’organizzazione è stata impeccabile e che l’anno prossimo se qualcuno calpesta i miei pannelli lo caccio via a calci nel sedere.
Finalmente emergono alcuni dettagli a riguardo della nuova legge elettorale che sta preparando il centro destra.
Sarà un sistema proporzionale su base regionale, cioè i voti conteranno in proporzione all’importanza attibuita a ciascuna regione da un’apposita commissione di esperti. Pare che tra le regioni reputate più importanti ci siano la Lombardia per la struttura economica, il Veneto per le prospettive di crescita e la Sicilia perché è l’unica regione meridionale con due squadre in serie A, mentre Toscana ed Emilia dovrebbero eleggere un senatore a testa senza diritto di voto.
Ci sarà un premio di maggioranza che verrà attibuito alla coalizione il cui leader avrà realizzato la migliore campagna elettorale. È previsto un premio di maggioranza per la migliore regia, per la migliore sceneggiatura e un premio di maggioranza per il miglior inteprete. Condurranno la serata di premiazione Iva Zanicchi e il Gabibbo.
Per combattere il trasformismo tutti i seggi attribuiti a ex-esponenti del centrodestra passati al centrosinistra verranno assegnati automaticamente al centrodestra. La legge si applicherà solo per gli eletti negli ultimi cinque anni.
Il numero di senatori ed onorevoli verrà ridotto per tagli alla spesa, ma gradualmente. Gli spettatori di Telecamere potranno votare con il digitale terrestre il politico da eliminare ogni settimana
Le inchieste giudiziarie su politici ed ex-politici verranno immediatamente annullate. Si tratta di un emendamento dell’opposizione che lo presenterà in cambio di una fondamentale commissione bilaterale sul l’educazione alla vela in Italia.