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Quando anche i Teletubbies falliscono

Il giovane papà un po’ di ricordi sulle comunicazioni di massa ce li ha dai tempi dell’Università, e poi ha davanti agli occhi le immagini di bambini di pochi mesi imbambolati di fronte ai colori psichedelici di certe trasmissioni per l’infanzia.
Per cui si è procurato libri colorati, giocattoli, pupazzetti. Niente tivù. Poi però capita che siano passate le ventitre, la giovane mamma sia svenuta da qualche parte tra il bagno e la camera da letto e il giovane papà barcolli mentre i più piccoli scalpitino allegramente sul divano giocando a lanciarsi per terra. Allora ci prova,il giovane papà. Al diavolo la teoria ipodermica, al diavolo la scuola di Francoforte, al diavolo Popper. Chiede aiuto ai Teletubbies, i più hard-core tra gli stordisci bambini, o alla versione soft di Flimbles o dell’Albero Azzuro.
Macchè.
La giovane prole regge al massimo per un minuto, poi decide che era molto più divertente fare le capriole contro gli spigoli del tavolino o ingoiare pezzi di cartoncino. Forse i nostri figli non vedranno mai il Grande Fratello, sono una generazione oltre. Preferiranno fur paracadutismo senza paracadute o esplorare l’Amazzonia in skate.
Non so se per i giovani papà sarà tanto meglio.

Si ritorna al travaglio usato

La festa dell’immacolata è tanto, troppo lontana, il 1? novembre quest’anno ce l’hanno scippato chi vive a Bologna quest’anno anche la festa di San Petronio capita disgraziatamente di sabato. Si apre così l’autunno orribile per chi lavora, senza feste, ponti o qualsivoglia nota sorridente da applicare sul calendario.
Non resta che sospirare e cominciare a preparare gli addobbi natalizi, se questo può rendere più lieta l’attesa. O guardarci indietro e cambiare lo sfondo del desktop con le foto sorridenti del mare d’agosto. In un caso o nell’altro, perpetuiamo il dramma del nostro tempo, quello di avere un bel passato da ricordare e un bel futuro da sperare ma un presente grigio con cui fare i conti…

Povero Fantozzi

Ultimamente mi capita di guardare molto poco la tivù (più per ragioni tecniche che per snobismo) e quelle poche volte che mi capita resto a dir poco perplesso. L’altra sera facendo zapping mio sono trovato di fronte ad una scena di questo tipo: fotografia forzatamente luminosa stile Mulino Bianco, muischetta insulsa di sottofondo, dialoghi di una profondità tale che in confronto Beautiful sembra Beckett.
A recitare…insomma sulla scena c’era un ex del Grande Fratello, un ex Velina ed il povero Villaggio. Ma insomma, non si può far nulla per impedire questo scempio? Come può un attore che negli anni settanta e ottanta – piaccia o no – ha rappresentato con il suo sarcasmo certe realtà italiane, ridursi così? Magari sono stato sfortunato io e ho preso proprio la scena peggiore. Il lavoro quando è onesto è sempre dignitoso.
Ma tra una velina e grande fratello quel Fantozzi stanco e opaco mi ha messo tristezza…

Il teppismo non ? di sinistra

Ci sono parecchi aspetti del primo anno di amministrazione Cofferati che mi hanno lasciato perplesso: un atteggiamento un po’ troppo centralizzatore, la scelta dei collaboratori che talvolta sa un po’ di lottizzazione, una certa incapacità ad adattarsi al ruolo di mediazione che deve avere una pubblica amministrazione. Ma stavolta sono d’accordo con il sindaco, che ha impedito alla Street Parade di attraversare il centro storico. Una street parade molto meno popolata rispetto agli anni scorsi, battezzata tra la l’altro da un’acquazzone improvviso. Mi dispiace, ma su questi aspetti sono intransigente, gli amici alternativi mi definiscano pure intollerrante. Ma perché essere di sinistra deve significare tollerare decine di migliaia di sfilanti (fin qui, tutto bene) che fanno un baccano infernale per oltre le soglie dei limiti dell’inquinamento acustico (fin qui, passi) ubriachi (e vabbé chiudiamo un occhio) pisciando dove capita e imbrattando i muri con lo spray (così è troppo)? Cosa c’entra tutto questo con i valori di solidarietà, di difesa dei più deboli, di distribuzione equa delle ricchezze e di giustizia che dovrebbero caratterizzare (almeno per me) una persona di sinistra? Il problema non è il traffico, il problema è il disprezzo dell’altro che sembra contraddistinguere queste manifestazioni-.Lo street rave è violento, prepotente, sprezzante, volgare, squadrista. Se ci fosse ancora Pasolini, credo si schiererebbe con i proletari che si vedono rovinare la casa, contro i borghesi figli di papà che giocano a fare i punk ma hanno il portafoglio carico per comprarsi anfetamine.