Non sono un esperto di pattinaggio artistico, ma certo non occorre essere troppo competenti per capire che certe cadute rovinose sul fondoschiena oltre a non essere piacevoli non sono proprio gesti sportivamente eclatanti.
Di più, sono un po’ come scivolare battendo un rigore, come sbagliare gli ultimi due tiri liberi, come distrarsi e finire fuori strada a pochi chilometri dal traguardo. Ieri alle olimpiadi di Vancouver Carolina è caduta tre volte. Ma si cade perché si osano salti e movimenti complessi. Basterebbe avere un profilo più basso per non correre rischi. Ma con un profilo basso non si vince mai. Si cade perché si rischia, e rischiare è indispensabile per vincere: altrimenti si chiederebbe ad un altro di battere il rigore o si tirerebbe su il piede dall’acceleratore a costo di farsi sorpassare. Coraggio, Carolina: ieri è stata una brutta giornata, ma chi è dotato di un minimo di cultura sportiva sa che la sconfitta è parte determinante del gioco, e il vero campione è quello che sa perdere. Pazienza se i nostri politicanti ai vertici delle federazioni sportive sono solo capaci di dire in televisione “evidentemente non è una campionessa… è delusa lei ma siamo più delusi noi che abbiamo creduto in lei”. Sono parole che dimostrano un’ignoranza e una mancanza di cultura dello sport agghiaccianti, per chi dovrebbe essere d’esempio. Ma sai, Carolina, i capi dei comitati olimpici, bontà loro, non cadono mai
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Razzisti e terun
Pugno di ferro con il Napoli, i cui si tifosi ripugnanti sono tenuti alla larga dai campi di calcio e pure a casa loro devono tenere libere le curve. Fiero coraggio preventivo contro i tifosi del Catania che non possono seguire la loro squadra a San Siro per non rovinare l’arredamento dello stadio milanese. Prima di lamentarsi, i tifosi dovrebbero ricordare che il ministro Maroni non è solo un esponente della lega. E’ un esponente della lega NORD. Chi ha orecchi per intendere…
Forza Rita!
Sarà che il cognome che porta è un cognome importante che ricorda virtù eroiche, coraggio, sacrificio. Sarà che una donna governatrice in Sicilia ci starebbe proprio bene (anche altrove, per carità). Sarà che la sua scelta viene dal basso, da quel popolo delle primarie che più di una volta ha dimostrato di essere più lungimirante delle direzioni di partito. Sarà che è l’ennesima sberla in faccia a chi pretende di dettare le candidature dai salotti di Roma. Ma la vittoria di Rita Borsellino alle primarie in Sicilia mi ha ridato entusiasmo: sul piano nazionale i poli faticano a proporre novità e personalità di spicco, ma in compenso le regioni ci stanno dando parecchie soddisfazioni (anche a destra, per carità: se certi ministri di questo governo avessero un terzo della cultura e delle capacità di Formigoni non saremmo ridotti così). Forza Rita, il bello comincia adesso. Fai vedere tu che un altro sud non solo è possibile, ma sta già nascendo.
PS Per il presidente della Margherita Rutelli che – stando a quanto dicono i giornali – ha ostacolato in tutti i modi la candidatura della Borsellino, una pacca sulla spalla. Se questa tecnica di ostacolare i candidati della sinistra serve a dar loro slancio (successe anche con Ventola) continui così, che andiamo bene.
Non fate quella faccia!
So bene quanto sia inutile negare l’evidenza, trattenere le lacrime e nascondere la disperazione che ci coglie mentre riaccendiamo il monitor dell’ufficio dopo quel meraviglioso periodo di felicità pura chiamato ferie che abbiamo vissuto. Dobbiamo farcene una ragione. Anzi, una decina. Ecco dieci motivi insulsi e ipocriti per cui uno dovrebbe essere felice di tornare in ufficio, in ordine di falsità. Spero vi aiutino un po’. Coraggio.
- Il lavoro nobilita l’uomo
- Finalmente potete rivedere i colleghi
- In ufficio non piove mai
- Il vostro sì che è un televisore, altro che il 14 pollici dell’agriturismo
- Potete cominciare a organizzare le vostre prossime ferie
- Nessuno vi chiederà come va il lavoro
- Niente parenti per un po’
- Le piantine sul balcone avevano bisogno di voi
- Potete ricoprire pudicamente la pancetta esibita con imbarazzo al mare
- Non dovete ricoprivi di creme protettive che attirano gli insetti