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A proposito di autocertificazioni

Allora.
Facciamo il punto per i miei 25 lettori.
L’autocertificazione è un documento attraverso il quale io cittadino fornisco ad un pubblico ufficiale informazioni di cui lo Stato GIÀ dispone. La mia età, il mio indirizzo di residenza, il mio stato civile sono informazioni già registrate: per cui io le autocertifico e poi sarà il pubblico ufficiale a controllare che siano vere.
Fin qui tutto chiaro?
Bene.
I modelli di cui tanto si parla in questi giorni NON SONO AUTOCERTIFICAZIONI.
Lo Stato (per fortuna) non sa perché voi dovete uscire, che lavoro fate e dove fate la spesa. Quel modulo non è un autocertificazione, al limite una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, ma non scendiamo nei tecnicismi. Si tratta di un documento in cui voi fornite una informazione sulla vostra condizione che lo Stato non ha.
E allora, come controlla? Semplicemente non può. Al limite, può usare il vostro documento come indizio di prova, avviare un’indagine (a patto che ci sia un magistrato che abbia voglia di farlo) per verificare che voi abbiate documentato il falso, quindi commesso un reato, per esempio dichiarando che lavorate all’IBM mentre lo sa pure il vostro profilo facebook che siete manager presso voi stesso.
Tanto è vero che c’è chi parla di autodichiarazioni, che fa un po’ sorridere perché io dichiaro principalmente per me stesso.

Con questo sto dicendo che non dobbiamo preparare questi documenti? Al contrario. Facciamolo, magari scritti a mano se non abbiamo una stampante. Servirà ad agevolare il lavoro delle forze dell’ordine che in questo momento stanno solo cercando di tutelarci.
Io personalmente avrei dato la possibilità di autoregistrare venti secondi di dichiarazione video e inviarla via whatsapp ad un numero delle forze di polizia: più indizio di così. Ma poi ci sarebbero state le pasionarie della privacy che si sarebbero scandalizzate contro l’abuso dei dati personali, io senza il mio estetista non vi autorizzo all’uso della mia immagine, gli avvocati di periferia che avrebbero gridato perché si discriminano gli analfabeti informatici, le associazioni di consumatori che avrebbero asserito che tutto è stato organizzato dalle società di telecomunicazioni per fare più soldi.

Per cui, teniamoci il nostro documento di NON autocertificazione, usato praticamente solo in Italia.
Consapevoli infatti che esso una cosa la prova al di là di ogni legittimo dubbio: lo Stato non si fida di noi.
Ci considera dei cialtroni, furbi e bugiardi.
E sapete una cosa?
Ci conosce bene.

Il decalogo del corona virus

Corona VirusALERT BLACK HUMOUR: se ritenete che di certe cose non si debba scherzare, andate oltre. Muovete quel ditino, su, che non voglio scandalizzare nessuno.
Se invece pensate esistano solo battute che fanno ridere e battute scarse, buon proseguimento.

  1. Finirà che a marzo anziché ridurre di un terzo gli eletti ridurremo di un terzo gli elettori
  2. Moriremo tutti, e l’Italia sarà ripopolata dai due cinesi guariti allo Spallanzani
  3. Troveranno un vaccino. Si vaccineranno QUASI tutti. E almeno un problema l’avremo risolto
  4. Secondo l’Accademia della Crusca “Buon giorno” e “Buona sera” saranno presto sostituiti nell’uso da “Ti conosco, mascherina!”
  5. Stiamo per entrare nel periodo della Quaresima, in cui i cristiani ricordano i 40 giorni che Gesù trascorse nel deserto dopo essere stato a Codogno
  6. Dopo il grande successo ottenuto con questa diabolica operazione, nei laboratori Heineken stanno già lavorando di nascosto per produrre il Guinness virus
  7. Esercito e polizia impegnati strenuamente per impedire l’accesso alla zona rossa a migliaia di mamme pancine provenienti da tutta Italia per organizzare corona party a Codogno
  8. La lega rinvia Juventus-Inter per salvaguardare l’immagine del calcio italiano all’estero. Vedere perdere la Juventus in mondovisione sarebbe stato un danno gravissimo
  9. Meteoriti in cielo, epidemie e sciami di cavallette. Crollano gli abbonamenti annuali a Netflix a favore di quelli mensili
  10. L’OMS lancia l’allarme: se il corona virus si è diffuso così tanto in Italia, quando raggiungerà gli stati senza bidet sarà devastante

ALERT BLACK HUMOUR 2: se ritenete che di certe cose non si debba scherzare, andate oltre. Muovete quel ditino, su, che non voglio scandalizzare nessuno.
Se invece pensate che un sorriso può aiutarci a stemperare l’ansia, leggete pure.

“The office” ai tempi del coronavirus

1. Ti lavi le mani in bagno
2. Apri la porta con la maniglia
3. Game Over

1. Ti lavi le mani in bagno
2. Apri la porta con un pezzo di carta sulla maniglia
3. La richiudi con la maniglia esterna
4. Game Over

1. Ti lavi le mani in bagno
2. Lavi la maniglia interna
3. Lavi la maniglia esterna
3. Esci
4. E le mani? Game Over

1. Ti lavi le mani in bagno
2. Lavi la maniglia interna
3. Ti lavi di nuovo le mani
4. Lavi la maniglia di fuori
5. Torni dentro per lavarti di nuovo le mani ma lasci la porta socchiusa
6. Esci con un agile colpo d’esterno collo
7. Non hai spento la luce
8. Tocchi l’interruttore
9. Game over

1. Ti lavi le mani in bagno
2. Lavi la maniglia, l’interruttore, e già che ci sei prendi mazza e secchio e dai una bella passata al pavimento
3. Ti lavi di nuovo le mani
4. Lavi la maniglia di fuori
5. Torni dentro per lavarti di nuovo le mani
6. Spegni la luce, l’interruttore è talmente pulito che ha cambiato colore
7. Esci felice
8. Incontri nel corridoio la bellissima modella di Bologna che ha avuto il coronavirus e ti dichiara il suo amore
9. La cacci in malo modo perché potrebbe essere ancora infettiva
10. Torni in ufficio entusiasta
11. Ti chiamano al telefono fisso, rispondi
12. Avevi pulito il telefono? No?
13. Inutile correre, la modella è andata via con un collega
14. Game over

 

 

Extra:

  1. Amuchina introvabile ovunque tranne che nel nord-est. L’idea di sprecare alcol per lavarsi le mani proprio non va giù ai Veneti.
  2. Il governo al lavoro per una modifica dell’articolo 52 del codice penale. Secondo indiscrezioni, sarà possibile e anzi auspicabile sparare ai podisti, senza conseguenze penali, a patto di farlo con fucili di precisione dai balconi, o comunque mantenendo le debite distanze
  3. Se vi sentite un po’ giù, pensate a quelle decine di virus che popolano il nostro pianeta da millenni, causandoci al massimo due linee di febbre o un cagotto, e che con questa quarantena rischiano di vedere mandato all’aria il loro business avviato per colpa di sto str***o di ultimo arrivato.
  4. Per una volta, vi prego, non fate a caso. Fate a casa.
  5. Con questo assalto alla diligenza di categorie che chiedono sostegno, mi domando cosa aspetti l’associazione topi d’appartamento a chiedere al governo sussidi per i loro incassi perduti

Personal edition:

  1. Avevamo un appartamento con cucina, salotto e due camere. Adesso abbiamo postazione smart-working, postazione didattica a distanza, postazione volante, open space e mensa aziendale. Ci manca solo che appenda un pannello motivazionale al posto del tramonto sul golfo di Taranto poi il più è fatto.