Sicuramente sono più eleganti; sicuramente più luminosi; occupano meno spazio. Però, diciamolo una volta per tutte, con questi schermi LCD si vede peggio che con il vecchio tubo catodico.
Il marketing dell’elettronica di consumo ci ha spiegato con straordinaria abilità che senza schermi piatti non si vive, e noi l’abbiamo bevuta, ma in termini di qualità, signori miei, non c’è gara.
Personalmente non ho voluto sbilanciarmi prima di possedere uno di questi fatidici schermi; ma da qualche giorno ce l’ho in ufficio, e soprattutto per l’ambito multimediale (video, animazioni ma anche foto) sono assolutamente insoddisfatto.
Andate in un centro commerciale, lasciate perdere le chiacchiere del venditore o del cugino esperto che vi ha rimbambito a colpi di HDMI, HDReady, 1024xchissàche, progressivo e interlacciato, risoluzione e ansilumen.
Fidatevi dei vosti occhi, solo di quelli, e osservate un vecchio televisore con il tubo catodico, e un nuovo lcd.
Non c’è gara, i colori sono più reali, il contrasto più naturale, il movimento non lascia tracce. Occupava spazio, non era HD, ma il tubo catodico era un’altra cosa.
Se continua così, in un futuro non troppo lontano avremo megaschermi sottilissimi con la risolizione di un microscopio elettronico nei quali, con qualche sforzo,individueremo delle forme e delle ombre colorate.