Non capisco come mai si siano resi conto quest’anno del calo di ascolti di Sanremo, secondo me è in crisi da almeno dieci anni così com’è in crisi la televisione generalista che si sforza di radunare intorno ad un evento un pubblico frammentato e distratto.
Potrebbe migliorare, certo: se ci liberasse una volta per tutte della bella coppia di bruna e bionda, sostituendola per esempio con una conduttrice vera, di questo insulso televoto (hanno ripetuto il numero un miliardo di volte! Tagliando tutte le volte che Pippo ha ricordato il numero fisso e per cellulari, il festival sarebbe durato due giorni).
Se si facesse a meno di qualche canzone, e di una giuria di qualità composta da vip a casaccio in cerca di visibilità. Se si eliminassero i big in passarella fuori gara: se hanno voglia, partecipino, o almeno contribuiscano con i duetti, l’unica cosa che mi piace. Detto questo, di questo festival rimarrà l’esibizione di Max Gazzé con Paola Turci e , quella di Cristicchi con Frankie (soprattutto la teatralità era notevole), e la solita geniale comparsata di Elio e le Storie Tese.
E i vincitori? Facile prevedere un futuro da Jalisse, io però ho notato in loro soprattutto un segno dell’inciucio che verrà: di bellezza ariana lui, figlia di italiani nel mondo lei, una coppietta da spot mediaset con una canzone fondo di magazzino di un’artista maledetta che sfida Dio a fulminarla come la Giannini.
Se non è questo il Partito Democratico della Libertà questo…
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Palle in sesto
Un bel film surreale di Woody Allen tornato a graffiare con un sarcasmo amaro ma mai sgarbato o gratuito (Harry è a pezzi). Un film duro ma profondo di quel regista geniale e un po’ sottovalutato che è Bob Thornton (i più lo ricorderanno come interprete di Babbo Bastardo: è anche un ottimo attore): Lama tagliente.
Sono due film proposti ieri dal palinsesto televisivo gratuito: il primo su Rai Uno, il secondo su Rete 4. Be’, allora, non possiamo poi lamentarci più di tanto, c’è ancora del buon cinema trasmesso nella tanto bistrattata televisione. Calma, ragazzi: il film di Woody Allen è stato trasmesso alle 2,40 del mattino, quello di Thornton alle 2,20 su Rete 4. Per far spazio a cosa, direte voi? All’infinito Medico in famiglia (non me ne voglia Banfi, ma io lo preferivo quando cantava Filumena da Canosa in film non proprio intellettuali ma genuini) e a "Io sto con gli ippopotami", prima serata Rete 4, trasmesso per la tredicimilesima volta.
Perché ci si comporta così? La risposta è in quello strumento ridicolo e privo di ogni fondamento scientifico chiamato Auditel, che da anni mortifica il cinema in tv. Lo scrissi quasi dieci anni fa per una sfortunata tesina all’Università. Sono ancora qui a ripeterlo…
PS Ieri è stato trasmesso un altro bel film: "Scuola di spie", su La 7. Alle 14. Ma andate, va…
Nuovo romanzo in cantiere (anzi, in arsenale, che mi piace di più)
A chi mi chiede se “Bello dentro, fuori meno” avrà un seguito finora ho risposto nicchiando. Ci sto lavorando, dicevo. Adesso penso di poter cominciare a scoprirmi. Nel secondo semestre dell’anno infatti dovrebbe andare in stampa, incrociando le dita, il mio secondo romanzo. Non è un seguito di Bello dentro: pur mantenendo uno stile fortemente orientato all’ironia e all’umorismo, il prossimo romanzo infatti ha la pretesa di uscire dal genere “comico”, un po’ troppo rigido per i miei gusti, per esplorare nuovi terreni. Ci sarà molto sud e molta adolescenza: sembra che io l’abbia fatto per sfruttare una moda, ma a dire il vero la struttura di base risale a quasi dieci anni fa. Di recente l’ho solo rimaneggiata per eliminare alcune ingenuità e alcuni autobiografismi fuori luogo. La parola a questo punto passa all’editore, ma sono fiducioso. In autunno dovremmo avere il libro (che stavolta, anche come spessore, sarà più “sostanzioso”). Mentre voi aspettate comincio a pensare al terzo…
PS Il titolo per scaramanzia non lo svelo. Per ora.
Esce “Buia è la notte” volume secondo
C’è aria di novità e le prospettive per l’anno nuovo sono buone. Intanto ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla presentazione di venerdì 28 novembre presso il Similaun di Bologna. Sarà stato il clima conviviale, sarà stata l’aria di festa, sarà stato il vino, ma mi pare che ci siamo proprio divertiti. Venendo alle novità, Nonsoloparole Edizioni ha pubblicato “Buia è la notte”, volume secondo, una raccolta di racconti in cui un gruppo di autori hanno provato a narrare la notte. Racconti scuri, a volta cupi, a volte durissimi, a volte emozionanti. Io ho contibuito con il mio racconto “Il richiamo”