- L’idea dei conduttori matrioska mi piace molto. La bionda a destra li contiene tutti
- È bello vedere che in Albania hanno risolto i problemi di denutrizione
- La cantante israeliana canta “Set me free”. LEI.
- Il gruppo belga ha preso molto sul serio il tema del distanziamento. Bravi.
- Io battute sui russi, mi dispiace, non ne faccio, che non si sa mai. Avanti un altro
- A Malta fanno storie per accogliere gli immigrati, ma quando li accolgono non gli fanno mancare niente
- Io mi sa che voto per le Occhi di gatto serbe. Pazienza se la canzone non mi piace.
- Il Regno Unito si presenta con due enormi tromboni sul palco, chiaro riferimento alle lunghe trattative con la UE per la Brexit.
- Non so perché quest’anno molti maschi cantano come faccio io quando al buio becco lo spigolo del tavolino
- Ogni volta che la ballerina tedesca vestita da mano abbassa il braccio scatta l’incidente diplomatico.
- “Discoteque” è già il ballo di gruppo dell’estate, tra l’Alligalli e “Con una man en mi cintura”
- Spero che alla fine del programma ci rassicureranno sull’evoluzione della gastroenterite del ballerino del Suriname
- Non so voi, ma io in vacanza in Ucraina non ci vado.
- Povero Pillon, qui in casa il dibattito verte sul dubbio se il cantante svedese sia maschio, femmina o di diverse sfumature.
- Che poi sti sanmarinesi, per non pagare le tasse devi avere il sangue blu da dieci generazioni, per cantare all’Eurovision va bene anche una nata a Bulagna da genitore eritrei (per altro brava).
- La sottile linea rossa che unisce Gigliola Cinquetti, Totò Cutugno e i Maneskin