Sono partito per il viaggio di nozze con la Juve praticamente in serie C, Lazio e Fiorentina in B, Milan fuori dalla Champion. Ritorno e trovo la Juve in B e le altre tre squadre con qualche piccola penalizzazione, praticamente nulla nel caso del Milan. Intanto però si invocano clamorose sanzioni nei confronti della Reggina.
Lo stile di essere forti con i deboli e deboli con i forti è molto italiota, così come quel finto buonismo che in realtà nasconde la precisa volonta di non punire mai se non simbolicamente i potenti. Fra qualche settimana ci potremmo ritrovare con la Juve campione d’Italia in Champions League, con tre Coppe Intercontinentali assegnate a tavolino da Galliani al Milan e con la Reggina radiata per sempre da tutte le forme di attività sportive, anche dalla federazione giuoco bocce: perché giustizia sia fatta.
Voglio tornare a Cuba
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Campioni d’Italia
Evidentemente questa è un’annata da ricordare. Dopo la beffa di Liverpool, il povero Galliani ha dovuto subire anche la sconfitta all’ultimo secondo dell’Olimpia Milano contro la Fortitudo. Come sapete, la fragile personalità dell’uomo di sinistra attuale, scossa dalle rutellanate quotidiane e dall’inconsistenza della classe politica, trova non dico giubilo ma almeno serenità solo quando vede il faccione contrariato del Padrone e della sua corte. Per espressività e teatralità dello sguardo, obiettivamente, il povero Adriano è quello che da più soddisfazione, con quello sguardo stupito con cui osserva le sconfitte come si guarda un ladro allontanarsi con la propria auto. Viva la Fortitudo, allora, finalmente tornata vincente (dopo Toto Cutugno e a pari merito con Barrichello credo abbia il record dei secondi posti), nell’anno in cui anche l’altra metà di Bologna, quella signorile e un po’ snob della Virtus, torna a calcare i parquet di serie A. Meglio così, così la smetteranno di far finta di essere felici per la Fortitudo, “visto che in fondo è sempre una squadra di Bologna…”
Per i tifosi del Bologna: coraggio, meglio un campionato da leoni in B che la solita asfissiante mediocrità in A, dopo dieci anni non se ne poteva più. Ve lo dice uno che in quanto tifoso del Taranto di retrocessioni se ne intende: ogni tanto servono.
Immagine tratta da http://www.quellichelafortitudo.it