Il lungo percorso a ritroso – cominciato qualche anno fa con il nuovo papato – che sta riportando la chiesa in pieno medioevo (senza passare dall’odiato illuminismo scavalacato a piè pari) ha avuto in questi giorni un ulteriore accelerata.
La fonte è una “pensatrice” dell’Osservatore Romano che nella sostanza ha detto che la morte cerebrale non è più morte, e così la facciamo finita con il trapiano di organi, che a certi prelati del Vaticano non è mai piaciuto troppo.
Tutti attaccati alla spina, allora, finché un corto circuito non apra finalmente le porte dell’al di là ai mal capitati, con un balzo all’indietro di sessant’anni della dottrina della chiesa.
Non sono un medico e non posso approfondire l’argomento, ma quando quaòche pensatore del quotidiano vaticano comincerà a proporre di raccogliere legna e portarla in piazza per punire l’eresia, non dite che non vi avevo avvisato…
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Lotta all’aids
Mentre l’Unaids annuncia che sono oltre 40 milioni i malati di aids nel mondo, la Chiesa afferma che è la castità l’unica strada per prevenire questo male. Come ragionamento non fa una piega. D’altronde, se tutti andassimo a piedi risolveremmo il problema del traffico, e quello degli incidenti stradali. Se abolissimo il calcio non ci sarebbero più tifoserie violente. E potremmo abolire i partiti, e il parlamento, così non avremmo più divisioni politiche, e ci governerebbe un uomo scelto per diritto divino; se smettesimo una volta per tutte di usare internet, televisione e giornali sconfiggeremmo per sempre la pornografia. Potremmo eliminare l’elettricità e usare torce e camini, limitando i problemi del consumo energetico, e se le donne la smettessero di pretendere di lavorare potremmo chiudere gli asili nido e rilanciare la famiglia. Se fosse loro impedito di uscire da sole, ridurremmo la piaga della violenza sessuale.
Sono un cattolico praticante, ma qualche volta dissento.
Potremmo tornare al Medioevo, certo.
E morire di guerre di successione…