Lo so che parlare male del festival di San Remo fa molto intellettuale di sinistra, ma allora probabilmente io non sono un intellettuale, o non sono di sinistra: a me l’ultima edizione del festival mi è piaciuta molto.
Mi è piaciuta un’edizione che, con le parole di due comici – che sono le voci più autorevoli di questo paese, rendiamocene conto – ha ricordato Don Puglisi; mi è piaciuta un’edizione che ha premiato una canzone che ha ricordato la condizione disumana dei cosiddetti "malati di mente", mi è piaciuto un giovane che – se poi è stata un’operazione commerciale, meglio questa che altre – ci ha ricordato che la mafia esiste ancora, mi è piaciuta la canzone di Concato (il testo: sul genere musicale ho altri gusti), mi è piaciuta un’edizione che indirettamente ci ha ricordato la voce lontana di Rino Gaetano.
Da Che Guevara a Pippo Baudo c’è un bel salto, ma ragazzi, non dimentichiamo che veniamo dal Masini volante e dai piccioni di Pova…
PS Ma se elezioni le ha vinte il centrosinistra, perché Del Noce è ancora lì?
Archivi tag: la mafia
Benvenuti in Italia
La Sicilia è la terra di Peppino Impastato, Falcone, Borsellino, e tanti altri eroi che non sto a citare, e solo per questo merita un rispetto e un amore immenso. Però però, capperi, con una condizione economica disastrosa, con un governo evidentemente in difficoltà, con un clima politico straordinariamente favorevole al centrosinistra, conferma (con qualche scalfitura, ma niente di rilevante) la sua fiducia nella destra. Conferme in particolare l’operato del governatore Cuffaro che molti ricorderanno in una vecchia puntata del Maurizio Show contestare violentemente Giovanni Falcone perché il magistrato a suo dire offendeva l’immagine della Sicilia (si è ripetuto anche più recentemente contestando Report reo di aver detto che in Sicilia c’è la mafia). C’è chi ha fatto notare che senza la Sicilia l’Italia sarebbe stata governata per 50 anni dalla sinistra: ragionamento un po’ stucchevole perchè si potrebbe dire il contrario eliminando l’Emilia Romagna, ma insomma, l’idea è chiara: il clima politico italiano, quella rabbia e quella insoddisfazione diffuse da Trento a Reggio Calabria (avvertito anche da Lombardia e Veneto) non influenza lontanamente l’isola che vota soddisfatta il centrodestra. Come se la Sicilia fosse un posto a parte.
Gli eroi sono evidentemente lontani, mentre mi balza agli occhi l’immagine di una scritta visibile dal traghetto quando si approda in Calabria (vista in tivù perché di persona non ci sono mai stato): benvenuti in Italia.
Contenti voi, amici siciliani…