Si comportavano come dei lord inglesi, colti e raffinati, in mezzo a trogloditi cavernicoli; si guardavano intorno con aria di sufficienza commiserando chi non capiva l’essenza del calcio; attiravano a sè la stima e la simpatia di tutti coloro che in fondo li reputavano superiori.
Sto parlando degli interisti dell’era Moggi. Cinque anni fa essere interista voleva dire manifestare un’evidente superiorità intellettuale: e più la squadra perdeva, più Moratti appariva un essere sovrannaturale calatosi nel mondo per indicare la via della correttezza, dell’onestà, del saper vivere.
Già allora i maligni sospettavano che più che essere onesti, i dirigenti interisti erano lessi e semplicemente non riuscivano ad entrare nella stanza del potere. E adesso? Adesso segnano con il braccio e fanno spallucce, si lanciano in area di rigore come totani surgelati in padella e chiedono il penalty, insultano gli avversari e a chi osa criticarli rispondono di non azzardarsi perchè loro sono i lord, quelli raffinati.
Non so se i vincitori sono più antipatici, non so se c’è una nuova "cupola" che gestisce il calcio, so che alla prova dei fatti anche gli interisti si sono rivelati trogloditi cavernicoli, proprio come tutti gli altri amanti del pallone.
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Aste al ribasso
Si chiamano aste al ribasso: non vi indicherò collegamenti ipertestuali perché non voglio che ve la prendiate con me se poi buttate via i vostri soldi. Se poi avete la passione per il lotto o il gioco d’azzardo, non leggete neppure questo post.
Il principio però è divertente: c’è un oggetto messo all’asta, prevalentemente computer o cellulari ma anche telefoni. Lo vince chi offre di meno. Tutto qui? Non proprio. Vince chi offre di meno a patto di essere l’unico ad offrire quella cifra. E, ovviamente (altrimenti dove sarebbe il guadagno del gestore?) le offerte costano 1 o 2 euro.
Faccio un esempio: offrite un centesimo per un Iphone, ma non lo vincete, perché altri 30 hanno offerto un centesimo. Non vince neanche chi offre 2, 3 o fino a 2 euro, perché sembre utenti doppi. Quello che ha azzecato la cifra giusta, mettiamo 2 euro 15, vince. Insomma, ? una specie di lotteria. Anche perch? uno potrebbe offrire tutte le cifre da 1 centesimo a 5 euro. In questo caso la vincita ? quasi certa, ma costerebbe mille euro.
L’unico dubbio riguarda l’onest? dei gestori. E già perché se un’asta su Ebay è pubblica, o almeno noi la reputiamo tale (se poi c’è qualche utente finto che alza la posta difficile sgamarlo), quella al ribasso è, per natura, segreta. I nomi dei vincitori vengono pubblicati, ma voi vi fidereste?
Se qualcuno ha avuto delle esperienze che vuole raccontarmi, per ora io sto alla finestra…