Sabato scorso ho assistito allo spettacolo dalo vivo di Dado Tedeschi a Ca’ de Mandorli, a Bologna. Visto che lo spettacolo era gratuito, il minimo che possa fare per sdebitarmi è una recensione. Comincio col dire che, per chi non l’avesse mai visto a Zelig Off, Dado ha il phisique du role per il cabaret: rotondo e pelato, ispira simpatia al primo sguardo.
Ed è bravo: ha il ritmo frenetico e martellante di chi ha imparato i tempi stringati della televisione, la capacità di improvvisare e interagire con il pubblico, una gamma di argomenti che spaziano dal quotidiano ai ricordi di bambino, dall’immancabile momento sul sesso all’autobiografia vera o falsa. Un’ora di risate e divertimento, insomma, con un bel finale che dimostra le capacità autorali di Dado e non solo quelle di uomo di palcoscenico. Una battuta da citare?
Ti accorgi di essere diventato vecchio quando ti cade una monetina da dieci centesimi per terra e lasciandola lì ti dici: ma sì…”.
Alzi la mano chi ha vissuto l’esperienza…