Non è la fine del governo a farmi imbestialire. Era sotto gli occhi di tutti l’impossibilità di andare avanti con una maggioranza di due senatori. Non è nemmeno vedere i senatori picchiarsi, insultarsi, ridurre in barella i colleghi. Non è nemmeno l’idea che ci tocchi un altro inciucio in cui i soliti noti troveranno – se non l’hanno già trovato – un modo per spartirsi la torta.
Non sono incavolato nemmeno perché chiacchiere o no, abbiamo ancora la stessa legge elettorale – la "porcata", e neanche perché in un momento di rischio recessione ci prendiamo il lusso di stare senza governo.
Quello che mifa veramente uscire di testa, mi mette la pelle d’oca e non mi fa dormire la notte è sentire le parole di Neruda profanate sulle labbra di Mastella…è troppo, è troppo, Pablo abbi pietà…
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Una tregua natalizia
Tozzi e Masini si lamentano in radio perché non gliela danno, Prodi si presenta in maglione in mezzo a quarantamila trogloditi ipereccitati che gridano per ore “faccela vedè faccela toccà” alle veline stressate e si battono furiosamente per l’adesivo di una moto e si stupisce che lo contestino, De Sica e Boldi litigano e invece di prendersi un meritato periodo di riposo (una ventina d’anni, diciamo) raddoppiano i “filmoni” natalizi, Moggi fa il commentatore televisivo al processo di Biscardi scherzando come se niente fosse…
OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOHHHHHHHHHHHHHHH!
Almeno a Natale potremmo ottenere una tregua dell’idiozia, un coprifuoco delle caxxate?
A gennaio ricominciamo, ma adesso, abbiate pietà, prendetevi una pausa…