Marzo è il mese della primavera, del cambio di stagione, del clima variabile. Ma è anche il mese delle signorine troppo tardi.
Le signorine troppo tardi, puntualmente, in questo periodo, fanno la prova costume e si rendono conto che o trascorrono le ferie in località montane prive di piscine, o il bikini dell’anno prima se lo possono scordare. Saranno state le mangiate di Natale, saranno stati gli aperitivi, sarà la malasorte, o una divinità maschilista che si abbatte contro le cosce femminili, ma insomma, per le signorine troppo tardi è arrivato il momento di affrontare la realtà.
E siccome nessuna è disposta ad accettare la sconfitta del costume intero (non sgambato) o del pareo perenne, eccole affacciarsi timide in palestra, nel tentativo di recuperare la forma perduta.
Ma – da qui l’appellativo – dovevano pensarci a ottobre. Ormai i buoi sono scappati, scusatemi la metafora scortese, e comuque in tre mesi non si può recuperare più di tanto.
L’esercizio fisico dà buoni risultati quando è lento e costante, non quando è fatto è concentrato in pochi mesi. Ma chi lo dice alle signorine troppo tardi? Non certo io, che le commisero guardandole piacchiare disperatamente sulla cyclette, prima di affogare nella Nutella i dispiaceri di un girovita fuori controllo.