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Lo sfidante e l’imbecille

Avete presente i quiz di Mike Bongiorno?
C’è lui, il giudice imparziale, il campione e lo sfidante. Bene, perché lo sfidante, in italiano, è colui che sfida. Lo sfidante dunque è una persona, al limite un animale che attacca il capobranco per prenderne il posto. Non può essere un progetto, un prodotto o un’idea.
A meno che voi non vi occupiate di marketing e amiate scimmiottare l’inglese (le due cose sono spesso collegate). Allora improvvisamente tutto ciò che occupa lo spazio semantico tra insignificante e irrangiubile diverrà sfidante. Questa è una richiesta sfidante. Questo sì che è un patto sfidante.
Che c’entra l’inglese? In inglese il participio aggettivato challenging (dall’inglese medievale chalengen che a suo volta viene dal normanno chalenger e quindi dal caro latino calumniari) vuol dire sì sfidante, come per gli italiani, ma anche "che pone in una condizione di sfida". In effetti se uno ti calunnia ti sfida a dimostrare il contrario, per difendere la tua dignità: l’etimologia non mente mai. Ma in italiano? In italiano si può usare impegnativo, stimolante, provocatorio, interessante, provocante…Non sfidante.
Anche perché certi esperti di marketing non subiscono una calunnia: se qualcuno li considera degli imbecilli, sta descrivendo un fatto.

Il centrosinistra ha vinto le elezioni

L’anno scorso mi sono tolto la soddisfazione (controllate il post se non ci credete) di annunciare con tre giorni di anticipo il vincitore del festival di San Remo. Troppo facile, lo sapevano tutti, direte voi. Va bene. Quest’anno allora cambiamo sfida (anche perché non ho sentito che qualche scampolo di canzone, un po’ poco per azzardare pronostici) e andiamo sul pesante: le elezioni di aprile.
I sondaggi si sprecano, Berlusconi fa telefonare ai call center che fanno domande del tipo “Meglio la lebbra o Berlusconi?” “Se i comunisti instaurassero un regime dittatoriale con campi di sterminio per i dissidenti, violenze e torture, voterebbe ancora per Prodi” “Secondo lei Berlusconi è un dono celeste chiamato a risolvere i problemi dell’Italia o solamente un geniale statista?”
Nonostante tutto, il portatore nano di democrazia non ha ancora annunciato di aver superato l’80% delle preferenze, probabilmente perché è convinto dei brogli comunisti anche nei suoi sondaggi.
Io penso che i risultati saranno: centrodestra 42%, centrosinistra 46%, altri 2%. Il che vuol dire che, con la nuova legge elettorale da repubblica delle banane primitiva, governare non sarà facile.