Oggi la CEI ha detto che non si sogna di criticare il governo di centrodestra (giammai), solo che le sembra giusto far notare la situazione disperata di molti lavoratori che hanno perso il posto, di molte famiglie che non arrivano a fine mese, dei giovani condannati al precariato.
Senza spirito critico verso un governo amico (giammai!) ma solo, così, per ricordare che tutti abbiamo una coscienza e che dovremmo esercitarla ogni tanto.
Che lo scrupolo di coscienza stia venendo a loro che han fatto la campagna elettorale per chi siu ricorda dei giovani solo se di sesso femminile e di bella presenza?
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Calcio sempre e comunque?
In questi giorni ho letto della protesta degli operatori dello spettacolo contro lo spostamento delle partite di calcio di serie B al sabato. La lega, infatti, sempre più avida di denaro, ha deciso di spostare le partite al sabato per “spalmare il prodotto” e vendere più cari i diritti. Di questo passo, tutte le partite verranno giocate una dietro l’altra, in modo che il pollastro con pay-tv abbia modo di pagare da lunedì a domenica, orario continuato. Gli operatori di cinema e teatri temono che la serie B al sabato possa diminuire i loro introiti, che tradizionalmente si concentravano nel sabato sera. Può darsi, come può darsi che il calcio il venerdì sera danneggi le discoteche, quello alla domenica riduca i ricavi delle pizzerie e quello del lunedì stia sulle scatole ai vigili urbani che almeno quel giorno non avevano problemi. Oppure può darsi che a furia di spalmare, il prodotto perda sapore: e allora gli ex-tifosi come il sottoscritto torneranno in pizzeria, al cinema e al teatro perché di calcio non ne possono più.