Non so se le barzellette sui carabinieri siano vere, di certo ci sono certe gustose vicende sui vigili urbani di Bologna che meritano di essere raccontate. Domenica sera, porta San Donato, svolto a sinistra per via Malaguti. Di fronte a me, una coppia di simpatiche e brillanti vigilesse uscite da un master in furbizia ad Harvard in mette la freccia per svoltare a sinistra in direzione opposta. Piccolo dettaglio: svoltare in via Irnerio per chi viene da viale Filopanti come le due talentuose giovani fanno è vietato. Lo fanno tutti perchè fare il giro è noioso, e lo fanno anche le due luminari universitarie in astuzia.
Mi innervosisco, perché dovrebbero dare il buon esempio, ma tollero. Ma le due future premi nobel a questo punto danno il colpo di grazia: cominciano a sfanalarmi, mi costringono ad abbassare il finestrino indicando che non potrei svoltare a sinistra perché sarebbe corsia preferenziale. Spiego alle due scienziate che via Malaguti è preferenziale – e solo per una corsia – in senso opposto, e purtroppo non faccio in tempo a mostrare che sono loro che stanno compiendo un’infrazione. Che fare di fronte ad un vigile che imbocca una svolta proibita e riprende un automobilista corretto? Niente, raccontarlo sorridendo.
O magari fare un appello a chi, al comune, le ha assunte. Non metto in dubbio i titoli per cui queste due principesse della scaltrezza hanno vinto il concorso. Solo, come cittadino, domando che facciano un corso di scuola guida dopo l’assunzione. Così, tanto per stare certi che i titoli fossero ben documentati.
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Calcio sempre e comunque?
In questi giorni ho letto della protesta degli operatori dello spettacolo contro lo spostamento delle partite di calcio di serie B al sabato. La lega, infatti, sempre più avida di denaro, ha deciso di spostare le partite al sabato per “spalmare il prodotto” e vendere più cari i diritti. Di questo passo, tutte le partite verranno giocate una dietro l’altra, in modo che il pollastro con pay-tv abbia modo di pagare da lunedì a domenica, orario continuato. Gli operatori di cinema e teatri temono che la serie B al sabato possa diminuire i loro introiti, che tradizionalmente si concentravano nel sabato sera. Può darsi, come può darsi che il calcio il venerdì sera danneggi le discoteche, quello alla domenica riduca i ricavi delle pizzerie e quello del lunedì stia sulle scatole ai vigili urbani che almeno quel giorno non avevano problemi. Oppure può darsi che a furia di spalmare, il prodotto perda sapore: e allora gli ex-tifosi come il sottoscritto torneranno in pizzeria, al cinema e al teatro perché di calcio non ne possono più.